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CANNES 2015 Concorso

Il racconto dei racconti: Garrone nel bosco oscuro delle fiabe

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- CANNES 2015: Nella sua prima ambiziosa produzione in lingua inglese, Matteo Garrone difende e alimenta tutta la potenza simbolica di quel genere letterario che pescava nell’inconscio collettivo

Il racconto dei racconti: Garrone nel bosco oscuro delle fiabe
Stacy Martin in Il racconto dei racconti

Il desiderio e la ricerca di un "altrove compensativo" sta portando al successo serie tv, videogame e romanzi che si rifanno ad un Medioevo affascinante e dinamico, iper-olegrafico, che getta un ponte verso la modernità. Nella sua prima ambiziosa produzione in lingua inglese da 12 milioni di euro, l'italiano Matteo Garrone ha attinto ad una delle opere più seminali e archetipe della narrazione fiabesca. Da Lo Cunto de li Cunti del napoletano Giambattista Basile, detto anche Pentamerone, pubblicato tra il 1634 e il 1636, si fanno infatti risalire i capolavori di Charles Perrault, i fratelli Grimm e Hans Christian Andersen: Cenerentola, Il gatto con gli stivali, La bella addormentata nel bosco.

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difende e alimenta tutta la potenza simbolica di quel genere letterario (e prima ancora orale) che pescava nell’inconscio collettivo. Garrone dispiega tutti i modelli primordiali - la regina strega e madre terrificante, il padre-orco, il mago, il giovane cacciatore, il vagabondo, l'eroe, la principessa seduttrice - mantenendo la carica orrorifica che ha attraversato tutta la sua filmografia e materializzando il suo personale ponte sull'oggi. Ma in una nuova veste, sontuosa e scenografica, a favore di un intrattenimento ampliato.

Tre racconti, interpretati da un cast internazionale, si intrecciano e si inseguono nel Racconto dei Racconti. Nel primo, la regina Salma Hayek sacrifica il proprio consorte John C. Reilly e la propria anima pur di dare alla luce un figlio (Christian Lees) mettendo in pratica i consigli del negromante Franco Pistoni. In un altro, il re Toby Jones è costretto a dare in sposa la figlia, principessa Viola (Bebe Cave) e per tenerla per sempre al suo fianco escogita uno stratagemma dai risvolti drammatici: la principessa verrà portata via dall'Orco Guillaume Delanay. Nel terzo, il lussurioso re Vincent Cassel si invaghisce di una fanciulla di cui ha solo ascoltato la voce melodiosa e rimarrà vittima di una vecchia lavandaia ambiziosa, interpretate rispettivamente da Stacy Martin e Hayley Carmichael

Alla base del fantasy di Garrone sono vita e morte, malvagità e purezza. Quest'ultima rappresentata dalla circense Alba Rohrwacher che lega delicatamente i tre episodi. Ma soprattutto c'è il tradimento dei sentimenti: la madre inganna il figlio, il padre la figlia, una sorella l'altra sorella. Garrone non rinuncia ai suoi personaggi "freaks": la regina che mangia il cuore del drago, i gemelli albini, il re che alleva una pulce delle dimensioni di un vitello, le vecchie sorelle lavandaie. E soprattutto non rinuncia ai suoi topoi visionari: il drago marino visto attraverso la maschera da palombaro in stile Giulio Verne indossata dal re ha lo stesso punto d'osservazione dell'uccello marabout nella scena che apre L'imbalsamatore, il film che ha rivelato Garrone alla Quinzaine del Festival di Cannes nel 2002.

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ha potuto scegliere location fiabesche (Castel del Monte, le gole dell'Alcantara, il Bosco del Sasseto) e ampliare la complessità degli elementi visivi, approfondendo le ispirazioni cinematografiche e pittoriche, che sono tante. Elementi che potrebbe infastidire chi ha amato la "artigianalità" della sua prima filmografia, ma che rivela ancora una volta capacità autoriale  e intelligenza registica i cui confini non sono ancora definibili. Il montaggio parallelo certamente rallenta i tempi narrativi delle tre storie, contrappuntate dal tema di Alexandre Desplat tutto pizzicati e xilofono. Ma è proprio in questo rispetto per uno storytelling ancestrale che si rivela la cifra del film. 

Il racconto dei racconti è una coproduzione Archimede e Le Pacte con RAI Cinema e con Recorded Picture Company. La distribuzione internazionale è affidata a Hanway Films.

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