email print share on Facebook share on Twitter share on LinkedIn share on reddit pin on Pinterest

KARLOVY VARY 2015 Concorso

Heil: una prospettiva diversa sul neonazismo

di 

- KARLOVY VARY 2015: L'ultimo film del regista del film vincitore dell'Orso d'Argento Stations of the Cross è una farsa mozzafiato sull'assurdità di neonazisti e altri gruppi di estrema destra

Heil: una prospettiva diversa sul neonazismo

Dopo l'austero Stations of the Cross [+leggi anche:
recensione
trailer
Q&A: Dietrich Brüggemann
scheda film
]
, l'ultimo film del regista tedesco Dietrich Brüggemann sarà una sorpresa per alcuni. Heil [+leggi anche:
trailer
intervista: Dietrich Brüggemann
scheda film
]
è una satira implacabile e scanzonata, che sembra divertirsi con le polemiche e il politicamente scorretto. Ma sotto l'assurdità della sua apparenza si coglie una vena di rabbia razionale che incolpa il fallimento delle istituzioni governative, dei media e della sinistra nella lotta contro la crescente ondata di sentimenti di estrema destra in Europa.

(L'articolo continua qui sotto - Inf. pubblicitaria)

Sven Stanislawski è il leader carismatico di un gruppo neonazista, che è felice quando lo scrittore di sinistra afro-tedesco Sebastian Klein cade nelle sue mani mentre soffre di amnesia. Facendogli quello che sembra un lavaggio del cervello, Sven e il suo gruppo trascinano Sebastian in tutto il circuito dei talk-show per vomitare tutta la loro ideologia razzista e nazionalista - cosa c'è di meglio di avere un uomo di colore che li sostiene? Ma quando la fidanzata di Sebastian cerca di andare a fondo nella faccenda, il gruppo decide che le parole non bastano. È il momento di invadere la Polonia.

Non si va certo per il sottile, con Brüggemann che cita una serie di registi - da Lubitsch a Brooks ai Monty Python - per sfogare la sua rabbia. In effetti il film, più che fare un ragionamento chiaro e sistematico sembra che urli nel vuoto. È tutto fatto con un gusto, un entusiasmo e un disinteresse per l'educazione tale che la violenza del film non ostacola il suo slancio. Allo stesso modo, mentre ogni linea narrativa sembra secondaria alle battute, l'intensa aria di follia del film trasporta il pubblico fino alla fine.

Presentato in anteprima internazionale alla Competizione Internazionale di Karlovy Vary (è già uscito in Germania, Paese d'origine), Heil è un film che dividerà il pubblico facendo storcere più di qualche naso.

(L'articolo continua qui sotto - Inf. pubblicitaria)

(Tradotto dall'inglese)

Ti è piaciuto questo articolo? Iscriviti alla nostra newsletter per ricevere altri articoli direttamente nella tua casella di posta.

Privacy Policy