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VENEZIA 2015 Concorso

A Bigger Splash: sex, sun and rock'n'roll

di 

- VENEZIA 2015: Con il suo quarto film Luca Guadagnino propone un remake de La piscina di Jacques Deray con Tilda Swinton leggenda del rock

A Bigger Splash: sex, sun and rock'n'roll
Ralph Fiennes e Tilda Swinton in A Bigger Splash

Prendi un film francese del 1969, memorabile soprattutto per la bellezza struggente di Alain Delon e Romy Schneider. Prendi un grande quadro pop del 1967 di David Hockney e facci un titolo. Con A Bigger Splash [+leggi anche:
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, in concorso alla Mostra del Cinema di VeneziaLuca Guadagnino ha trasportato La piscina di Jacques Deray sull'isola siciliana di Pantelleria ritrovando, dopo Io sono l'amore [+leggi anche:
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, la musa Tilda Swinton, questa volta nei panni di una leggenda del rock in vacanza. 

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Al tema del desiderio, che caratterizzava il film di Deray, il regista palermitano classe '71  e lo sceneggiatore statunitense specializzato in horror David Kajganich hanno sommato altri topic come la nostalgia, l'amicizia, il tradimento, la manipolazione e non ultimo l'accettazione dell'altro. 

In una location sensuale come può esserlo solo un'isola vulcanica sferzata da venti africani infuocati si consuma un dramma. Atterra Harry (Ralph Fiennes), produttore discografico britannico incapace di crescere che in anni di "genio e sregolatezza" ha lavorato persino con gli Stones. Vuol rivedere la sua ex, la rockstar Marianne Lane (Swinton) che non parla per un intervento alla gola e sta in relax con il più giovane compagno Paul (Matthias Schoenaerts), muscoloso ma sensibile fotografo dal passato burrascoso. Con Harry c'è la figlia (forse) Penelope (Dakota Johnson), di madre  statunitense, giovanissima e carnale. La situazione naturalmente si complica quando Harry vuol riprendersi Marianne, che un tempo lui stesso aveva spinto nelle braccia di Paul, mentre la manipolatrice Penelope seduce il fotografo. 

Fiennes ci regala performance da matador, come quando canta sopra Emotional Rescue ballando come Mick Jagger, e gli altri protagonisti sono diretti con grande competenza da Guadagnino, che mantiene compatta la struttura filmico-narrativa del suo quarto lungometraggio. A Bigger Splash sembra piuttosto perdere la sua densità nel lungo epilogo, quando entrano in campo le goffe autorità locali (Corrado Guzzanti nei panni di un maresciallo dei carabinieri) e i migranti sbarcati clandestinamente e tenuti "in gabbia". Un tema che non merita un disattento riferimento, poco funzionale alla narrazione.

A Bigger Splash è prodotto da Studio Canal con la Frenesy Film del regista in associazione con Cota Film.

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