email print share on Facebook share on Twitter share on LinkedIn share on reddit pin on Pinterest

Davide Ferrario • Regista

"Un'eccezione"

di 

- La malizia tecnologica del cinema che verrà e lo sguardo incantato delle prime immagini in movimento... Dopo mezzanotte : Buster Keaton e l'alta definizione

Buster Keaton e l'alta definizione, la malizia tecnologica del cinema che verrà e lo sguardo incantato delle prime immagini in movimento, quando ancora ci si appagava di luoghi senza storie. O di storie nate dai luoghi, come Torino per Dopo mezzanotte. Una Torino sorprendente e notturna, che va dalla Falchera alla Mole. Dentro il Museo del cinema, dentro il cinema.

Perché Torino, al di là della partecipazione produttiva del Museo e della Film Commission?
Perché abito lì e sono già al terzo film girato in quella città con Tutti giù per terra e la commedia con Luciana Littizzetto, Se devo essere sincera. Torino è un set straordinario nella sua molteplicità, che va dalle periferie industriali alla Mole, pensata come sinagoga dall'Antonelli, che era una specie di Renzo Piano dell'epoca, ma mai utilizzata... un sogno che oggi, col Museo del Cinema, si è riempito di sogni.

(L'articolo continua qui sotto - Inf. pubblicitaria)
Hot docs EFP inside

Un film omaggio al cinema muto con tanti fotogrammi d'epoca e una dichiarazione d'amore per Jules e Jim.
Odio la citazione cinefila che per me, ex critico, è come dare di gomito agli addetti. Ma il triangolo di Jules e Jim è un archetipo profondo: forse bisognerebbe chiederlo al mio analista...

Di solito si parla del digitale come di una cosa epocale.
Invece è uno strumento che ti consente di fare certe cose, come lavorare con pochissima luce o ridurre i tempi morti. Quando poi lo riversi in pellicola, nessuno se ne accorge più. Per me è il contrario delle immagini volutamente sporche del Dogma...

Perchè hai definito Dopo mezzanotte un film non governativo nei titoli di coda?
Adesso non vorrei diventare il simbolo del cinema prodotto senza sovvenzioni e non credo che Dopo mezzanotte possa essere un modello: anzi, è un'eccezione. Qualsiasi commissione ministeriale me l'avrebbe rifiutato. Però credo che davvero in Italia si facciano troppi film e senza pensare al pubblico. Ciprì e Maresco, anche se non incassano, sono arte e gli produrrei un film l'anno; ma quante pellicole inutili ci sono in giro? Finanzierei solo le opere d'arte: alla lirica lo Stato mica chiede indietro i soldi.

(L'articolo continua qui sotto - Inf. pubblicitaria)

Ti è piaciuto questo articolo? Iscriviti alla nostra newsletter per ricevere altri articoli direttamente nella tua casella di posta.

Leggi anche

Privacy Policy