email print share on Facebook share on Twitter share on LinkedIn share on reddit pin on Pinterest

Christoph Schaub • Regista

“Godere pienamente ogni stagione della vita”

di 

- Dopo essersi cimentato con successo nella commedia, il regista svizzero ha ereditato una magistrale sceneggiatura di Martin Suter, che esplora le età della vita con umorismo e delicatezza

Cineuropa: Come le è capitata tra le mani la sceneggiatura di La disparition de Giulia [+leggi anche:
recensione
trailer
intervista: Christoph Schaub
scheda film
]
(Giulias Verschwinden)?
Christoph Schaub: Martin Suter l’aveva scritta per il regista Daniel Schmid, morto nel 2006. Marcel Hoehn (T&C Film), che ha prodotto quasi tutti i suoi film e molti dei miei, me l'ha proposta dopo averla tenuta da parte per un anno e mezzo. Quando l'ho letta, ho riso molto. L'anno scorso ho compiuto 50 anni - la mezza età! – e forse è una delle ragioni che mi hanno convinto a lanciarmi in questa avventura. Il processo d'invecchiamento mi interessa in particolar modo, poiché la percezione stessa che io ho della mia età è in costante contraddizione con i comportamenti dettati dalla società quando si hanno 20, 30 o 50 anni.

(L'articolo continua qui sotto - Inf. pubblicitaria)

Nel 1989, aveva infatti diretto un film intitolato Thirty Years.
È un addio alla giovinezza. A 30 anni, bisogna abbandonare quella stagione meravigliosa, essere ragionevoli, assumersi delle responsabilità. A 50 anni, non si scappa più!

Che cosa le è piaciuto di più di questa sceneggiatura?
Il proposito secondo cui bisogna godere pienamente ogni periodo e ogni istante dell'esistenza, e che esiste un legame dialettico tra la sete di esperienze proprie di quell'età e la capacità di affrontare serenamente la tappa successiva: se non si è goduta la propria giovinezza, invecchiare è più difficile. L'originalità della struttura e della drammaturgia della sceneggiatura di questo film corale mi ha entusiasmato.

La disparition de Giulia dimostra anche che la giovinezza non si misura con l'età.
Vedere giovani già un po' appassiti e vecchi debordanti di vitalità è effettivamente insolito. Il film gioca con i cliché, le convenzioni e i sentimenti, esplorando simultaneamente tre periodi della vita.

I dialoghi sono stupefacenti. Ha elaborato la sceneggiatura insieme a Martin Suter?
Quando ho ricevuto la sceneggiatura, era completa. Ho tuttavia reso Martin Suter partecipe delle mie idee sull'inizio e la fine, ma lui è uno scrittore, gli piace lavorare da solo e ha fatto alcuni ritocchi per conto suo. E' davvero un maestro del dialogo e la collaborazione con lui è stata piacevole e molto aperta. Ha molto umorismo, esperienza e immaginazione per le situazioni insolite. Ciò che mi piace di più è la tensione che riesce a creare scovando le falle tra l'essere e l'apparire.

Corinne Harfouch e Bruno Ganz formano una coppia magnifica. Aveva pensato subito a questi due attori?
Corinne Harfouch è molto conosciuta nell'area germanofona e ho pensato subito a lei. A 68 anni, Bruno Ganz è un po' una star, ma è soprattutto una personalità capace di recitare a margine del film. Il suo carisma era indispensabile alla credibilità del personaggio fragile e delicato di John, che cade dal cielo come un angelo. Quando incontra Giulia la sera del suo compleanno, lei accetta di seguirlo in un bar mentre la attendono altrove. Perché il potere di fascinazione funzionasse, ci voleva giusto un attore della levatura di Bruno Ganz.

Come ha lavorato con i tanti attori e come è riuscito a tenere alta la tensione drammatica in scene così lunghe?
Dirigere molti personaggi è una vera sfida per un regista, specialmente in una scena di nove minuti con sette personaggi seduti a un tavolo! Prime delle riprese, ho provato con gli attori per alcuni giorni ed è stato un piacere perché hanno apprezzato molto i dialoghi. Con il capo operatore Filip Zumbrunn, abbiamo deciso di lavorare con due macchine su un unico fascio di luce. Era la soluzione migliore per gestire questa scena con molti dialoghi e per catturare gli sguardi e i sorrisi che si scambiano i personaggi quando non parlano. Gli attori non sapevano quando erano inquadrati ed erano molto concentrati, così la loro recitazione ha guadagnato in intensità, energia, rapidità e vitalità.

Il film ha conquistato il Premio del pubblico al Festival di Locarno. Com'è stato il debutto sulla scena internazionale?
Al momento, dovrebbe uscire in Germania, Austria e Spagna. E anche se si tratta di una produzione interamente svizzera, spero che abbia una carriera internazionale soddisfacente.

(L'articolo continua qui sotto - Inf. pubblicitaria)

Ti è piaciuto questo articolo? Iscriviti alla nostra newsletter per ricevere altri articoli direttamente nella tua casella di posta.

Leggi anche

Privacy Policy