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Tudor Giurgiu • Regista

"La Romania è strana"

di 

- A sei anni da Love Sick, Tudor Giurgiu torna con Of Snails and Men, e parla di successi domestici, progetti futuri e come migliorare il sistema cinematografico rumeno.

A sei anni da Love Sick, suo primo lungometraggio (in Panorama alla Berlinale), Tudor Giurgiu torna con Of Snails and Men [+leggi anche:
recensione
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intervista: Tudor Giurgiu
scheda film
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Cineuropa: Cosa ci dice delle grandi sfide nella realizzazione di Of Snails and Men?
Tudor Giurgiu: La vera sfida era trovare il tono giusto. Fare una commedia agrodolce non è semplice ed ero preoccupato di trovare l'atmosfera degli anni '90 in Romania. Era il periodo dell'idealismo, dell'ingenuità e delle speranze. La gente, soprattutto chi arrivava dai piccoli centri, sognava di uscire dal paese o trovare un modo per arricchirsi. Mi sono innamorato dello script di Ionut Teianu e da subito ho sentito che una storia di questo tipo (su degli uomini che vendono lo sperma per salvarsi il posto di lavoro) doveva essere raccontata con delicatezza ed empatia. E poi la sfida è stata trovare gli attori adatti. Di solito faccio dei casting intensi e cerco di vedere più attori possibile in grado di rappresentare al meglio il personaggio. Ho capito subito che Andi Vasluianu sarebbe stato ottimo per il ruolo del protagonista, è un attore raffinato ed esperto. Sono felice di avere Monica Birladeanu nel ruolo della bella assistente del manager della fabbrica di automobili, è stata fantastica e molti di quelli che hanno visto il film se ne sono innamorati. Mi è anche piaciuto lavorare con Dorel Visan, uno dei migliori attori rumeni, nominato anni fa al Premio al Miglior Attore Europeo per la sua bella interpretazione in Iacob di Mircea Daneliuc. In ultimo, ringrazio il mio co-produttore francese Patrick Sobelman (Agat Films & Ex Nihilo), che ha avuto la grande idea di prendere una vera coppia padre-figlio per il film: Jean-Francois Stevenin e Robinson Stevenin. La loro chimica era perfetta anche se recitavano insieme per la prima volta.

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Da regista e presidente del Transylvania International Film Festival, lei conosce bene l'industria cinematografica rumena. Cosa si può fare per migliorare il sistema e far investire tempo e denaro agli spettatori per vedere un film domestico?
La Romania è strana: abbiamo molti filmmaker di talento, e ogni anno i nostri film ricevono premi importanti nei grandi festival mondiali, ma il cinema continua a non essere una priorità nazionale. Le istituzioni cinematografiche locali sono deboli e non c'è una strategia nazionale per migliorare le infrastrutture, far crescere i talenti e conservare gli archivi. Abbiamo più multisala di cinque anni fa, ma la presenza in sala è sempre drammatica. Abbiamo bisogno di hit dei botteghini, film che portino le persone al cinema per vedere film rumeni. Non penso che possiamo avere un cinema locale in salute se escludiamo titoli commerciali e di genere. Dobbiamo costruire un pubblico, ma con una strategia efficace, abbiamo bisogno di leader e una vision. Che al momento mancano.

Quanti spettori le farebbero dire che Of Snails and Men è un successo domestico?
Spero naturalmente che Of Snails and Men sia un successo domestico, conosco molta gente affascinata e commossa dopo la visione a Cluj. Mi basterebbero almeno 50.000 spettatori, ma in segreto ne sogno di più...

Cosa ci dice del suo nuovo progetto Cristian (titolo provvisorio)?
Siamo ancora in sviluppo, ma la partecipazione al Co-Production Market della Berlinale ci ha aiutato molto e ci ha aperto molte opportunità di co-produzione. Stiamo trattando ora con Sombrero Films (Francia) e sono felice che abbiano apprezzato la storia e l'abbiano trovata speciale e universale. Parla degli ultimi 20 giorni di un giovane procuratore, il wonder boy della sua generazione: il suo capo gli chiede di avviare un'inchiesta penale contro un suo collega, ma il giovane rifiuta. Il film è sulla rapida disintegrazione dell'essere umano che rifiuta i compromessi. Un film politico, ispirato da eventi realmente accaduti in Romania nel 2002, sulla corruzione della giustizia, i valori morali e quello in cui crediamo. Inizieremo a girare il prossimo anno, dipenderà da quanto impiegheremo a mettere insieme il budget.

Se avesse cinque milioni di euro che film farebbe?
Con cinque milioni di euro inizierei uno dei progetti che sto sviluppano: un film in spagnolo, una storia d'amore tra un poeta rumeno, immigrato in Spagna, e due ragazze del posto. È l'adattamento di un bestseller rumeno stupendo, Apropierea di Marin Malaicu Hondrari.

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