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Nicolas Winding Refn • Regista

“Ogni uomo ha dentro di sé una sedicenne”

di 

- Il regista danese diventato di culto Nicolas Winding Refn parla con orgoglio del suo ritratto spietato e orrorifico della bellezza ai giorni nostri, The Neon Demon

Nicolas Winding Refn • Regista

Al Festival di Cannes 2016 ha scandalizzato il pubblico e diviso la stampa con The Neon Demon [+leggi anche:
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Q&A: Nicolas Winding Refn
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, ma non ha convinto la giuria ed è tornato a casa a mani vuote. Eppure Nicolas Winding Refn non si scompone. Il regista danese diventato di culto con Drive (Premio alla Regia a Cannes 2011), parla con orgoglio del suo ritratto spietato e orrorifico della bellezza ai giorni nostri. The Neon Demon esce oggi in Francia (con The Jokers/Le Pacte) e Italia (con Koch Media), il 10 nei paesi scandinavi e tra il 23 giugno e la metà di luglio nel resto d’Europa, Stati Uniti e Canada. Cineuropa ha assistito alla master class/intervista tenuta ieri dal controverso amatissimo regista all’Università di Lingue e Comunicazione IULM di Milano. Ecco il Refn-pensiero in un resoconto della sua chiacchierata con gli studenti, condotta da Gianni Canova, critico di Sky Cinema.

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Le reazioni a Cannes
Nicolas Winding Refn: Non mi aspettavo reazioni. Io sono la reazione. The Neon Demon è futuro, un film proiettato verso il futuro. Penso che sia in corso una battaglia tra creatività e futuro dell’entertainment, che sarà combattuta soprattutto su internet. Io sono narcisista, ed essere narcisisti equivale ad avere una creatività infinita. Mi piace vedere i classici e distruggere tutto quello che è classico.

Alejandro Jodorowsky ha detto: “Nicolas è un artista puro, mi ha salvato dalla depressione cinematografica”
Credo di essere stato molto fortunato a nascere con l’handicap della dislessia. Fino a 13 anni non riuscivo a leggere e scrivere. Quand’ero piccolo ci siamo trasferiti a New York e io non capivo la lingua, tutto quel che capivo era quello che riuscivo a vedere. Per questo motivo per me il cinema è stato un percorso naturale. Non ero bravo negli sport, non so ballare o cantare, e sono anche daltonico. Ho avuto la prima ragazza a 24 anni. Ma tutto queste cose hanno sviluppato la mia creatività. E la tela bianca davanti a me era il cinema.

Ritrovarsi nei personaggi dei film
C’è certamente un sadomasochista dentro di me. Ho girato i primi film per catturare l’autenticità, tutto girava attorno al mio ego e alla mia vita. I film sono diventati un’estensione di me stesso, c’è del sadismo nell’essere così autoreferenziali. Ora sono totalmente dipendente da mia moglie, Liv Corfixen. Se volete farcela nella vita e siete maschi, meglio avere una donna forte accanto a voi.

La sirena di Hollywood
E’ il cuor dell'industria entertainment. Stranamente mi è sempre piaciuta la metodologia di Hollywood, ma non ci ho mai lavorato. Drive non lo volevano, abbiamo trovato il finanziamento in Europa: è la dimostrazione che si può fare un film in un sistema senza farsi controllare da questo sistema. Ma senza la mitologia di Hollywood non avremmo quella sorta di superstizione che abbiamo sul cinema.

Cosa è The Neon Demon, culto della celebrità o feticismo delle immagini?
Io mi avvicino a quello che mi piacerebbe vedere. E come un movimento costante in base a quello che provo. Mi sono svegliato una mattina e mi sono accorto che non sono nato bello. E’ naturale. Mia moglie è bella, e mi sono chiesto chissà com’è nascere belli? Ho pensato il film dal punto di vista di una teen ager con l’ossessione bellezza. Perché sono convinto che ci sia una sedicenne in ogni uomo. E ho cominciato a muovermi nelle immagini di donne. Nella vita reale mi sono sempre piaciute le Barbie vintage e tutto ciò che è femminile. Tutti i film che ho girato mi hanno portato fin qui, a The Neon Demon.

Elle Fanning la Barbie perfetta?
Non riuscivo a trovare un’attrice con tutte le qualità necessarie per il film. Mia moglie ha visto un film con Elle, l’ha trovata davvero brava. Poi ho visto delle foto su una rivista, ho deciso che era lei. Ci siamo accordati sul film in pochi minuti. Aveva 16 anni. Ha festeggiato i 17 durante le riprese, e a Cannes ne aveva compiuti 18: la reginetta del festival! Come ci si sentirà a essere Elle? Fantastico! Lei e Ryan Gosling: è come un ménage à trois senza sesso.

La fascinazione della violenza
Certamente una parte di te viene esorcizzata attraverso l’immagine violenta. L’estetica della violenza diventa interessante quando viene erotizzata: ci eccita e ci crea repulsione allo stesso tempo, ma cominciamo a sentire qualcosa. Sesso e violenza: a questi due elementi si riduce la creatività. Mi chiedono spesso perché non metto scene di sesso nei film. Perché il sesso lo faccio, quindi non ho bisogno di mostrarlo. Con la violenza invece è l’opposto, devo immaginarla.

L’importanza della musica
Trovare Cliff Martinez è stata una fortuna, ci siamo conosciuti con Drive ed è diventato l’anello mancante nella mia evoluzione. Ora i miei film sono più fluidi. Spesso scrivo la sceneggiatura pensando ai suoi interventi musicali e una volta finito di girare, gli mostro il risultato finale lasciandolo libero di sperimentare. 

Le serie tv
Ho amato Gomorra, sia il film che la serie. E’ utile avere questa esperienza e io l’ho gia fatta. Ma i film rimangono più importanti della tv.

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