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Argyris Papadimitropoulos • Regista

“La sensazione di diventare adulto e l'incombere della mezza età mi ossessionano”

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- Argyris Papadimitropoulos parla del suo film Suntan, vincitore ai festival di Edimburgo e Bruxelles, che ha emozionato le giurie con il ritratto della passione e della disperazione di un uomo

Argyris Papadimitropoulos  • Regista

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intervista: Argyris Papadimitropoulos
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 di Argyris Papadimitropoulos che si è aggiudicato il premio per il Miglior film internazionale al Edinburgh International Film Festival ed il UPS Cinephile Award al Brussels Film Festival. In precedenza, il film è stato selezionato anche a Rotterdam. Riflessione sul parallelismo tra giovinezza e l'avvicinarsi della mezza età, il film proietta lo spettatore in un thriller erotico ed inquietante.

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Cineuropa: Il film parla del “lato oscuro” di ciò che lei descrive come una storia che parla “dell'incombere della mezza età”; cosa l'ha ispirata ad adottare questa prospettiva?
Argyris Papadimitropoulos: In realtà, la tagline è stata una delle prime cose che mi è venuta in mente insieme alla mia idea originale per il film, prima di scrivere la sceneggiatura. Dopo aver letto Michel Houellebecq, la sensazione di diventare adulto e l'incombere della mezza età mi ossessionano – anche se qualcuno potrebbe dire che è un po' prematuro a 37 anni. Tuttavia, queste sono le problematiche con cui ho a che fare tutti i giorni – così come i miei amici e colleghi. Da ex ragazzo scalmanato sempre pronto a fare nuove esperienze e a scoprire i piaceri della vita, ora sto cercando di far rientrare tutto questo nella vita da padre, partner e collaboratore creativo. Non è sempre facile! 

L'isola che ha scelto funziona molto bene a livello visivo e metaforico: cosa l'ha spinta a scegliere Antiparos e com'è stato girare il film lì?
Vado ad Antiparos da quando ho 16 anni. È il posto per eccellenza in cui trascorro le mie vacanze dal momento che raramente ho saltato un estate lì. Conosco tutti i posti e le persone, e loro conoscono me! Per questo motivo girare il film ad Antiparos è stato facilissimo e l'isola ci ha accolto molto volentieri. La parte difficile è stata che abbiamo girato ad Agosto, nel picco della stagione turistica, per cui abbiamo lavorato quando l'isola era davvero affollata. Penso comunque che siamo stati in grado di catturare quella speciale frenesia estiva e le vibrazioni dell'isola stessa.

Lei ha optato per delle scelte coraggiose sia a livello visivo che di scrittura, come la scena del bulbo oculare e la comparsa del titolo nel film che coincide con il cambiamento stagionale. Ci può parlare del processo creativo di scrittura della sceneggiatura insieme a Syllas Tzoumerkas?
In realtà non lavoro mai con una sceneggiatura completa o con i dialoghi appropriati. Scrivo la sinossi di ogni scena e poi improvviso con gli attori durante le prove e sul set. Con Syllas, che conosco dai tempi della scuola di cinema, siamo grandi amici. Lui è un grande regista ed entrambi sappiamo molto bene cosa piace all'altro. Per questo motivo scrivere insieme è stato facile, anche se lui era a Berlino ed io ad Atene. Abbiamo parlato su Skype una decine di volte e avevamo la sceneggiatura che ho modificato leggermente durante le prove.

Suntan è un film visivamente molto stimolante che rappresenta il contrasto tra giovinezza e mezza età, rappresentate da Elli Triggou e Makis Papadimitriou. È stato difficile trovare gli attori adatti per dei ruoli così complessi?
Ho pensato a lungo al ruolo da protagonista. Avevo il volto di Makis impresso nella mia mente, ma non lo avevo mai incontrato e non ci avevo mai lavorato. Dopo il nostro primo incontro, sapevo che lui era la persona giusta per interpretare un ruolo così impegnativo, dandogli vita proprio come avevo immaginato, ma aggiungendo allo stesso tempo energia ed idee personali al progetto. La scelta per il ruolo di Anna è stata più difficile perché avevo bisogno di una giovane ragazza che non fosse mai apparsa sullo schermo prima di quel momento, che si sentisse a proprio agio con le scene di nudo e che fosse estremamente talentuosa. Ho visto centinaia di ragazza, ma Elli si è distinta immediatamente.  Gradualmente, provino dopo provino, è diventata la scelta più ovvia. Non potrei essere più felice delle loro performance, ma sono fortunato anche per aver messo insieme un cast così solido e talentuoso per tutti i ruoli. 

Suntan è una produzione interamente greca: tenendo conto della situazione finanziaria in Grecia, è stato difficile ricevere i fondi per il progetto?
Si, molto. Il Greek Film Centre non ha supportato la produzione del film e non avevamo fondi pubblici fino all'ultima settimana, quando la ERT ha annunciato il nuovo sistema di finanziamenti cinematografici ed ha accolto il progetto. È stato solamente grazie alla fede e alla tenacia dei coproduttori che è stato possibile portare a termine questo progetto: loro hanno offerto finanziamenti, lavoro, attrezzature e tutto quello che hanno potuto per  realizzare il film. Ad essere sincero, comunque, è stato un processo difficile e doloroso – non penso che i registi greci saranno in grado di lavorare così ancora per molto.

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(Tradotto dall'inglese)

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