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Carlos Antón • EGEDA

Nuovi ponti tra Europa e America Latina

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Carlos Antón, presidente di EGEDA, parla a Cineuropa di un nuovo corso organizzato dall’istituzione per produttori provenienti da Europa e America Latina. Le iscrizioni sono aperte fino al 28 febbraio.

Cineuropa: Quali sono i vantaggi di questo programma formativo per i produttori audiovisivi?
Carlos Antón: I principali vantaggi che offre riguardano il fatto che non si tratta di un semplice corso di formazione. Si lavora con casi reali, il progetto di produzione di ogni partecipante è effettivamente un caso reale. In 4 mesi i partecipanti hanno l’occasione di migliorare i propri progetti seguiti da uno script editor professionista e da un produttore senior, oltre a poter assistere alle lezioni presenziali in cui ampliare la propria rete di contatti con altri professionisti, istituzioni pubbliche e investitori. Durante il colloquio individuale ogni partecipante riceverà la documentazione su come migliorare la sceneggiatura e sul suo sviluppo come produzione audiovisiva, e un’altra con informazioni utili per quanto riguarda la collocazione sul mercato dei migliori 20 progetti. Questi verranno presentati in un forum/mercato di co-produzione internazionale a San Sebastian, e i vincitori avranno tutte le spese pagate. Il prezzo del corso, grazie agli aiuti di MEDIA INTERNACIONAL, AECID, IBERMEDIA, IBAIA e della stessa EGEDA, verrà ridotto da 6.000 € a 500 €, che sarà il costo definitivo dell’iscrizione.

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Una delle componenti di questo corso è un seminario sulla produzione dei contenuti audiovisivi. Quali sono gli obiettivi di questo corso che dura 3 giorni?
In questo seminario presenziale si toccheranno tutti gli aspetti rilevanti in una produzione audiovisiva, dallo sviluppo della sceneggiatura, agli aspetti legali, il finanziamento e gli aiuti pubblici, il piano di business, il marketing, i mercati, le vendite internazionali, il packaging, il pitching e le tecniche di vendita per differenti obiettivi, ecc. Un altro aspetto molto importante di questi corsi presenziali è la capacità di creare una rete di contatti, includendo anche il contatto con i conferenzieri, che sono sempre di primo livello.

Che importanza ha per i produttori audiovisivi la padronanza dei nuovi formati digitali?
Non possiamo opporci al progresso. Il nostro pubblico vuole sfruttare tutte le possibilità che il progresso tecnologico gli offre per ottimizzare tutti i momenti di svago. Credo che la cosa più intelligente da fare sia conoscere queste possibilità e utilizzarle a nostro favore. Occorre stare vicino al nostro pubblico. Gli dobbiamo tutto, grazie a loro e alle nuove tecnologie possiamo sviluppare al massimo un mercato che negli ultimi anni sembrava essersi paralizzato. Quindi il messaggio è chiaro, sia le nuove tecnologie sia il pubblico che le richiede devono essere nostri alleati. Costruiamo insieme il nuovo mercato.

Pensa che il futuro del cinema europeo si basi su una cooperazione con l’industria del cinema latinoamericano?
Il futuro dell’industria cinematografica comprende tutti gli scenari possibili, dal pubblico globale ai prodotti più specifici per spettatori più selezionati. La tecnologia ci darà molteplici possibilità nella produzione quanto nella distribuzione. Dobbiamo sfruttarle. Allo stesso tempo, però, bisogna essere molto rigorosi con l’analisi di budget di ogni progetto, in funzione del target scelto. Nei casi in cui volessimo realizzare produzioni con un budget molto alto per l’uscita nelle sale e con le possibilità offerte dalla tecnologia 3D, temo che l’ampliamento del territorio di distribuzione sia inevitabile per poter soddisfare le risorse richieste da questo tipo di produzione. L’Europa e l’America latina sono due grandi territori, dove i progetti di cooperazione sono sempre più frequenti, inizialmente guidati dai vari aiuti che si possono ottenere, ma con notevoli casi di successo derivanti dallo sfruttamento delle opere. Questo serve a indicare un cammino percorribile per lo sviluppo di grandi progetti audiovisivi.

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