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Ludovico Einaudi • Musicista

"Dopo Quasi amici aspetto un grande film di fantascienza"

di 

- Il raffinato pianista italiano racconta la collaborazione con il duo Toledano & Nakache per la commedia che sta conquistando l’Europa

Difficile dimenticare le suggestioni del suo pianoforte per chi ha visto Sotto falso nome di Roberto Andò (Best Film Score al Festival d'Avignone) e This is England [+leggi anche:
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di Shane Meadows (nomination per la musica ai BIFA nel 2006). Ludovico Einaudi, uno degli artisti più apprezzati e richiesti della scena europea, ha un rapporto molto misurato con il cinema. Ma nelle ultime settimane Ludovico si è ritrovato coinvolto nel ciclone Quasi amici [+leggi anche:
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, il film di Eric Toledano e Olivier Nakache che ha conquistato la Francia con i suoi 20 milioni di spettatori e si appresta a conquistare il mondo (leggi l'articolo). Gli abbiamo chiesto cosa si prova a firmare le musiche di un film europeo di grande successo.

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Ludovico Einaudi: È la prima volta che lavoro ad una commedia. E sono contento di aver partecipato ad un film dallo humour sottile ed elegante al servizio di una storia che non rischia mai di cadere nel patetismo. Mi piace molto la contrapposizione dei due personaggi: uno appartiene alla grande borghesia francese, ha la vita prosciugata dal suo handicap e spenta dalla sua appartenenza a quella classe sociale; l'altro, proveniente dalla banlieu parigina di vita ne ha da vendere e la linfa che scorre nelle sue vene viene trasmessa a quella grande casa borghese. Il film mi ha fatto riflettere su due mondi che possono incontrarsi, alla possibilità che l'integrazione possa dare un futuro alla nostra società.

Perché ha accettato di comporre le musiche per questo film?
Avevo visto le precedenti commedie di Eric e Olivier e mi erano piaciute. Questo film ha in più una magnifica regia, delle scene che creano una bella tensione emotiva, come ad esempio la corsa in auto.

Come ha lavorato al film? Prima di comporre ha visto le scene che dovevano essere musicate?
I registi avevano le idee molto chiare, e ci siamo visti spesso, abbiamo lavorato a stretto contatto prima e durante la produzione del film. Hanno montato dei brani e mi hanno chiesto di riarrangiarli e registrarli a Parigi, dopo aver esaminato pause ed emozioni del film. Avevo le mie esigenze e rispettavo le loro.

Sarebbe pronto ad abbandonare l'elegante piano solo che la caratterizza per assecondare le esigenze di un film?
Per Sotto falso nome ho utilizzato il piano ma anche gli archi e la stessa cosa ho fatto per serie tv nata da This is England, che non utilizzava i brani del film di Meadows. Ma non amo quegli arrangiamenti roboanti che sembrano tutti uguali dei film di Hollywood.

Ci sono prossimi progetti con il cinema?
Sono in attesa di una proposta importante da valutare. Sono entrato in un progetto americano per un film di fantascienza, che al momento è fermo. Il mio sogno è musicare un grande film alla Blade Runner, conservando però una certa libertà di decidere cosa comporre.

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