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Timo Vuorensola • Regista

Dalla sauna agli schermi mondiali

di 

- Già cantante di un gruppo black metal, il regista finlandese racconta come ha inventato la fantascienza locale nel 2006, è stato salvato dal crowd funding e investment nel 2010 e ha venduto il film in più di 70 paesi.

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in Panorama Special all'ultimo Festival di Berlino, Niko and His Flying Reindeer [+leggi anche:
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era il film finlandese più prossimo allo spazio. Ma la commedia fantascientifica da 7.5 milioni di euro su un gruppo di nazisti sopravvissuti che attacca la Terra dal lato oscuro della Luna sta facendo il giro del mondo per la britannica Stealth Media Group, che cura le vendite.

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Cineuropa : Dal black metal alla fantascienza: cosa non ha funzionato col rock?
Timo Vuorensola: La musica è il mio hobby, e canto ancora con gli Älymystö - non ho mai smesso di sognare di diventare una rockstar, ma non è successo, e quindi ok. Mi sono sempre piaciuti tutti gli aspetti della narrazione, l'interpretare dei ruoli, la scrittura, e le riprese sono state solo un ulteriore passo avanti. E mi diverte.

Ma i nazisti sulla Luna? Suona come una serata alcolica al Corona Bar di Helsinki…
L'idea di Iron Sky mi è venuta in una sauna piena di vapori una sera a Tampere - il mio amico scrittore Jarmo Puskala aveva iniziato a parlare dei nazisti sulla Luna. Abbiamo pensato al tema e l'abbiamo trovato molto interessante, e abbiamo deciso di scrivere un vero trattamento.

Voleva realizzare una commedia pura o c'era un tono più serio in sottofondo?
Iron Sky è intrattenimento per il grande schermo, ma volevo anche commentare alcuni sviluppi in Europa che trovo allarmanti: il numero crescente di adepti della destra in tempo di crisi finanziaria. È un tema del quale bisogna parlare.

Come mai la fantascienza non è mai stato un genere forte nel cinema finlandese?
L'industria degli effetti speciali non è mai stata grande in Finlandia, e ci siamo dovuti inventare tutto da zero, ma con un team eccellente guidato da un supervisore VFX e produttore CGI, Samuli Torssonen. Spero che Iron Sky ispiri altri filmmaker scandinavi a lavorare al genere in futuro: ora è possibile.

Tero (Kautomaa, il produttore) è stato coinvolto sin dall'inizio?
Non dal 2006, ma subito dopo. Con Johanna Sinisalo abbiamo creato una storia per Energia Productions che abbiamo presentato a Tero, l'ha trovata divertente e ha pensato che sarebbe stata troppo costosa, ma siamo andati avanti e abbiamo avviato la produzione. Nella primavera 2010 ci mancava ancora un parte del budget, abbiamo deciso di trovarlo col crowd funding e investment, che ha salvato il film. Abbiamo raccolto 0.8 milioni di euro da oltre 200 investitori fan, dieci dei quali sono anche diventati i nostri produttori. Abbiamo girato il film tra Francoforte e l'Australia - le scene in location in Germania, e le sequenze in chroma key in studio in Australia. Ovviamente c'erano complicate riprese in CGI, ma la cosa più difficile era l'esplosione dal vero nella strada principale di Francoforte.

Il suo piano di produzione va dal 2006 al 2011: quando ha fatto il casting, e come ha tenuto gli attori legati al progetto?
Il processo è stato lungo e complesso: in Germania abbiamo collaborato con l'agente di casting Uwe Bünker a Berlino, in Australia con New Holland Pictures. Abbiamo scelto Götz Otto, Julia Dietze e Tilo Prückner nel 2008 - due giorni e mezzo prima di iniziare a girare -, ma hanno creduto nel progetto e sono rimasti con noi quando abbiamo dovuto posporre (per varie volte) la produzione.

È completamente soddisfatto del risultato?
Iron Sky è molto meglio di quanto osassi sperare: era un grande puzzle e poteva andare malissimo, ma siamo riusciti a tenere insieme i pezzi e farli andare. Il film funziona, non potrei chiedere di meglio. Spero di poter continuare a fare fantascienza, con una serie tv e un altro film, magari su scala internazionale.

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