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Claude Lelouch • Regista

"Se avessi tutti i soldi del mondo farei film senza soldi"

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- Vincitore di un Premio alla Carriera al Transylvania IFF, il regista francese Claude Lelouch parla del suo prossimo film e delle nuove tecnologie

Ospite d’onore al Transylvania International Film Festival (1-10 giugno), il regista francese Claude Lelouch ha ricevuto il Premio alla Carriera dagli organizzatori, che a Cluj-Napoca gli hanno anche dedicato una selezione di suoi film. Claude Lelouch ha raccontato a Cineuropa il suo prossimo progetto, le sue opinioni sul sempre più popolare 3D e la difficoltà di fare ancora film.

Cineuropa: Si sta preparando per il suo nuovo film con un approccio diverso. Ci racconta i dettagli?
Claude Lelouch: (Salaud, on t'aime!) è un film sui quattro punti cardinali della vita: l’amore, il lavoro, l’amicizia e la famiglia. Voglio concentrarmi sugli attori con un approccio diverso dal passato. Con le nuove tecnologie e le nuove lenti è possibile avere una macchina da presa molto lontana dagli attori, che non la vedono e non li scoraggia. Voglio che dimentichino di essere attori: devono essere solo umani. Quando vedi la macchina da presa, sai che stai recitando. È come per strada: se la telecamera è nascosta, la gente è se stessa. Ma se la vede, inizia a recitare.

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Cosa pensa del 3D?
Il 3D è il futuro, ma senza occhiali. Finché ci saranno gli occhiali, non girerò un film in 3D. Gli occhiali mi danno fastidio, ho sempre voglia di toglierli, poi li rimetto, insomma, non li sopporto proprio. Ho sempre la sensazione che ci sia qualcosa di estraneo tra me e lo schermo e questo mi fa perdere la concentrazione. E non riesco ad entrare nel film. Faccio film sulle persone, e quindi dovrò aspettare che il 3D migliori. Ora mi sembra un gadget che sta tra noi e l’essenziale. Nei film per ragazzi è fantastico, ma per il cinema adulto non è pronto.

Viene citata una sua affermazione sul fatto che lei fa film per il grande pubblico perché ha bisogno di soldi. Se avesse tutti i soldi del mondo, che film farebbe?
Beh, se avessi tutti i soldi del mondo, farei film senza soldi. Senza star, solo sconosciuti. Mi prenderei tutte le libertà. La felicità è gratis, è il lusso che costa tanto. I miei film parlerebbero di felicità, cose semplici che non hanno prezzo. Se avessi tutti i soldi del mondo farei i film più economici del mondo. È più facile fare un film costoso, pieno di star, che uno low cost totalmente privo. È paradossale. Prendi Meryl Streep e Brad Pitt e pioveranno produttori che vogliono metterci il denaro. Se scegli sconosciuti nessuno vorrà rischiare. Mi piacciono le star, ma sono un vincolo. Appena ti dicono sì, il film diventa facile da fare. Le riprese di grandi film partono con budget già certi, mentre per i piccoli film a volte non sai neanche se riuscirai a finire...

Ha rigirato il suo film più famoso, Un uomo e una donna, negli Stati Uniti. Che esperienza è stata?
Volevo vedere se la storia fosse davvero atemporale, e l’ho adattata in un western: è stato un errore, perché gli appassionati del genere non amano i film d’amore e viceversa. Ma è passato del tempo, e di questo film mi sono innamorato.

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