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Ingrid Dokka • Istituto Norvegese del Cinema

I corti sono cool!

di 

- Ingrid Dokka ci parla della nuova edizione di Kult og kort for stort og smått (lett. I corti sono cool, per i piccoli e per i grandi), un progetto indirizzato ai bambini dai 7 agli 11 anni

Ingrid Dokka è responsabile della promozione dei cortometraggi e dei documentari all'Istituto Norvegese del Cinema. Quest'estate è impegnata nella nuova edizione di Kult og kort for stort og smått (lett. I corti sono cool, per grandi e piccini), un progetto di appena un anno che ha conosciuto un grande successo, indirizzato soprattutto ai bambini dai sette agli undici anni.   

Cineuropa: Perché questa tranche d’età?
Ingrid Dokka: Perché la si trascura troppo. L'Istituto vuole promuovere i film destinati ad essa. Abbiamo così riunito, in un film di circa un'ora, nove cortometraggi messi gratuitamente a disposizione delle sale cinematografiche norvegesi, sotto forma di DCP (Digital Cinema Package), ossia di copie per la distribuzione in digitale. I direttori di sala possono liberamente proiettare il film nella sua interezza, o scegliere uno o più cortometraggi da integrare alle loro proiezioni, per tutto il tempo che vogliono. La durata dell'esercizio è illimitata. L'anno scorso 48 sale hanno tentato l'esperimento e non se ne sono pentite.

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Formula à la carte.
Infatti. Si può modellare a proprio piacimento, grazie alla flessibilità del digitale. L'Istituto assicura la distribuzione per l'estate e i Cineclub di Norvegia prenderanno il testimone dal 1° novembre.

Ha scelto lei i film?
Aiutata da un rappresentante dei Cineclub, esperto in materia di cinema per giovani. Un delegato di Film & Kino, associazione che dà il suo apporto finanziario, ha partecipato a questo piccolo comitato di redazione, in veste di consulente.

Difficile scegliere?
Appassionante, piuttosto. Ci tenevamo a variare il più possibile. La durata innanzitutto: il film più corto dura un minuto, il più lungo undici. Poi i temi: la nostra selezione propone storie divertenti, ma anche soggetti gravi, inaspettati, di carattere a volte polemico. La modalità espressiva, anche: tre fiction, quattro film d’animazione e due documentari. E infine la composizione del programma, affinché il tono, l'atmosfera, vari da un film all'altro. La maggior parte di questi film sono senza parole. Abbiamo prestato particolare attenzione alle colonne sonore, perché sappiamo che certe musiche, certi rumori possono impressionare i bambini piccoli, e abbiamo privilegiato l'aspetto artistico e pedagogico.

Le scuole possono beneficiare della vostra offerta?
Naturalmente. Abbiamo a loro disposizione anche del materiale pedagogico, sotto forma di documentazione assortita di domande e di brevi analisi, utilizzabile prima o dopo una proiezione parziale o totale.

Gli autori di questi film sono celebri in Norvegia?
Non lo sono affatto, eccetto Bjørn Eidsvåg, un cantante norvegese molto conosciuto, sceneggiatore, per l'occasione, di uno dei film d'animazione, Sivert, il cui umorismo è particolarmente insolito. 

Anche lei è autrice di film.
Sì, ho diretto fra l'altro un documentario dedicato a Olaf Storø, senza dubbio l'artista più settentrionale del mondo giacché vive nell'arcipelago delle Svalbard. Ma ora quello che conta è Kult og Kort II.

Ha una preferenza per uno di questi film?
Li amo tutti, ma ho un debole per Drømmen om kongeørnen, un documentario che presenta tre fratelli appassionati di uccelli, senza cellulari, senza videogiochi, che vivono in armonia in una famiglia amorevole, equilibrata. Affrontare questioni difficili è indispensabile, certo, ma mostrare ai bambini immagini positivi, felici, è altrettanto importante.

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