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Christiana Wertz • BLS Film Fund & Commission

"I film sostenuti da BLS un successo a festival e box office"

di 

- Dopo Venezia e Toronto, al Festival Internazionale del Film di Roma in concorso in diverse sezioni ben tre progetti sostenuti dalla BLS

Christiana Wertz • BLS Film Fund & Commission

Nata nel 1978 a Colonia, Christiana Wertz ha studiato storia ed economia aziendale a Colonia e Oxford. Ha lavorato per il Goethe Institut di San Francisco, la German Films Service + Marketing GmbH di Monaco e il FilmFernsehFonds Bayern. Dal  2010 ricopre il ruolo di Head of Film Fund & Commission della Business Location Südtirol – Alto Adige e in tale veste è  responsabile delle attività di gestione del Fondo di finanziamento per le produzioni, di sviluppo territoriale e promozione territoriale nell’ambito degli audiovisivi e dei servizi offerti dalla Film Commission.

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Cineuropa: Siete soddisfatti del risultato della seconda edizione dello Script Lab Racconti?
Christiana Wertz: Moltissimo, proprio all’inizio di ottobre gli sceneggiatori professionisti che hanno partecipato a RACCONTI #2 hanno presentato a Roma, durante il FictionFest, ad una platea di produttori televisivi i trattamenti per 7 serie TV ambientate in Alto Adige e sviluppate nei mesi scorsi sotto la guida di tutor ed esperti. I produttori interessati a produrre uno di questi treatment possono presentare domanda di finanziamento per la pre-produzione alla nostra Film Fund & Commission. Due dei progetti sviluppati durante lo Script Lab sono già stati opzionati da due case di produzione tedesche ed uno dei due attualmente è in cerca di un coproduttore italiano.

Al termine del Pitching abbiamo presentato la nuova edizione di RACCONTI #3, sempre rivolta a sceneggiatori professionisti  provenienti da Italia, Germania e Austria, che presentino un’idea per una serie TV con un forte collegamento con l’Alto Adige.

Quest’anno lo Script Lab presenta però delle importanti novità. I workshop si svolgeranno infatti adottando la nuovissima tecnica di scrittura della “writers’ room” ed in collaborazione con un partner d’eccezione: Sky Italia.  I partecipanti lavoreranno con questo nuovo metodo collettivo di sviluppo delle sceneggiature, guidati dagli sceneggiatori Giacomo Durzi (In Treatment - La Cura, SKY / Wildside; Distretto di Polizia,Canale 5/Tao Due) e Daniel Speck (Soul Man, Sat.1/ndF; Nobody’s Perfect, ZDF/Network Movie) e dallo script consultant Tom Schlesinger (Moderation Town, Web/Stitch Media). Supervisore sarà Roberto Amoroso, direttore creativo di Sky Italia. Lo scopo sarà quello di creare la sceneggiatura della prima stagione di una serie televisiva. Il concept sarà basato su un'idea suggerita da Sky Italia (che ne supervisionerà lo sviluppo) e sarà ambientata in Alto Adige. La serie sarà progettata come una co-produzione internazionale per il pubblico italiano e quello tedesco, che Sky potrà eventualmente decidere di produrre. Parallelamente gli autori lavoreranno allo sviluppo dei propri progetti di serie TV presentati in fase di selezione. Gli interessati potranno candidarsi fino al 16 dicembre. Tutte le informazioni su questa nuove edizione di RACCONTI si possono trovare sul nostro sito.

Dal 2010 è attivo il fondo di sostegno alle produzioni audiovisive e cinematografiche. E' tra i più importanti in Italia e sta attraendo molti progetti. Che bilancio può tracciare, anche da un punto di vista dei risultati artistici e d'immagine?
Abbiamo la fortuna di poter gestire, per conto della Provincia Autonoma di Bolzano, un fondo di 5 milioni all’anno per il sostegno di progetti cinematografici e televisivi in fase di produzione e pre-produzione. Diversi progetti che abbiamo finanziato sono ancora in fase di preparazione, ma per quelli già realizzati il bilancio è sicuramente molto positivo. È ad esempio molto bello e soddisfacente poter vedere, soprattutto per quanto riguarda i progetti più piccoli che abbiamo sostenuto, che stanno iniziando a riscuotere molti successi ai festival. Alla scorsa Mostra del Cinema di Venezia, per fare un esempio, per la sezione Orizzonti è stato selezionato il film Piccola Patria [+leggi anche:
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, che è stato finanziato anche dalla nostra FC. Al Festival Internazionale del Film di Roma avremo in concorso in diverse sezioni ben tre progetti sostenuti dalla BLS: Tir [+leggi anche:
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intervista: Alberto Fasulo
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di Alberto Fasulo, in concorso nella sezione ufficiale del Festival, il documentario Dal profondo, di Valentina Pedicini nella sezione Prospettive Doc Italia e Se chiudo gli occhi non sono più qui [+leggi anche:
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di Vittorio Moroni nella sezione autonoma Alice nella città. Ci sono poi le partecipazioni ai Festival oltreoceano, una fra tutte quella del film di Marvin Kren The Station al festival di Toronto.

Allo stesso tempo è bello vedere anche che altri progetti stanno riscuotendo un grande successo al Box Office. Mi riferisco ad esempio a La migliore offerta [+leggi anche:
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di Giuseppe Tornatore, che ha girato anche in Alto Adige ed è stato sostenuto dal nostro Fondo o Il Principe abusivo [+leggi anche:
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di Alessandro Siani girato a Merano: due tra i film più visti del 2013. Grazie al lavoro della FC anche il territorio sta crescendo. Le infrastrutture necessarie per accogliere le produzioni stanno aumentando e sempre più professionisti locali sono coinvolti nei set sul territorio. Produrre in Alto Adige in modo professionale sta diventando più facile e per noi questo significa raggiungere, un passo alla volta, un importante obiettivo. Inoltre anche diverse case di produzione locali, incentivate dal fermento cinematografico altoatesino degli ultimi anni, stanno iniziando a produrre con successo. Per il futuro siamo quindi in attesa di vedere conclusi i primi progetti che non arrivano da fuori bensì che sono stati concepiti e realizzati completamente sul territorio.

Il bilinguismo permette uno scambio maggiore con Austria e Germania. Qual è il rapporto con l'industria del cinema tedesco?
Il bilinguismo che caratterizza l’Alto Adige e la vicinanza sia territoriale che culturale con i Paesi di lingua tedesca ci ha portati in modo naturale a proporci come ponte fra il mercato cinematografico italiano e quello tedesco. In Germania, così come in Austria e in Svizzera, abbiamo molti contatti e la BLS è conosciuta nel settore. Per questo sosteniamo volentieri produzioni di lingua tedesca che soddisfano i nostri requisiti.  In ogni caso, essendo una FC italiana il nostro legame principale è con il cinema italiano.

Nel lungo periodo uno dei nostri obiettivi è quello di favorire la nascita di coproduzioni tra il mercato italiano  e quello tedesco. E, come detto, il nostro bilinguismo e la conoscenza approfondita di entrambe le realtà produttive ci permette di essere un aiuto per le produzioni italiane che cercano un coproduttore tedesco e viceversa. Questo è sicuramente un obiettivo che richiede tempistiche ampie, ma anche in questo contesto iniziamo a vedere i primi risultati. Diverse coproduzioni sono in preparazione, il che ci dimostra che la strada intraprese è quella giusta.

Le FC italiane sono ormai vere e proprie realtà produttive che confermano un ruolo significativo dal punto di vista del decentramento delle risorse e della nascita di nuovi poli produttivi locali. Stanno svolgendo sempre più spesso un ruolo sostitutivo dei governi centrali, eppure non hanno nemmeno un riconoscimento legislativo, come in altri Paesi. Cosa vi aspettereste dal governo per lavorare meglio?
Chiaramente un riconoscimento legislativo delle FC da parte del governo italiano sarebbe auspicabile e potrebbe facilitare e migliorare ulteriormente il lavoro che le FC stanno facendo. Un riconoscimento legislativo permetterebbe ad esempio di limitare la dipendenza delle FC dalle incertezze delle politiche locali, che in alcuni casi hanno creato gravi problemi .

L’Italian Film Commissions, il coordinamento delle Film Commission italiane di cui la BLS fa parte, si sta impegnando molto in questo senso e devo dire che, proprio grazie anche al buon lavoro che il coordinamento sta svolgendo, qualcosa sta iniziando a muoversi e i primi risultati si riescono a vedere.

Credo in ogni caso che per lavorare bene sia soprattutto necessaria un’intensa  e costante collaborazione tra enti ed istituzioni finanziatrici regionali e le istituzioni nazionali, così come fondamentale è un costante scambio fra le singole realtà territoriali. Anche in questo senso la presenza di IFC è fondamentale per il lavoro delle singole Film Commission perché uno degli obiettivi a cui mira è proprio quello di orientare le singole FC verso uno standard qualitativo comune, determinato anche da una coerente ed uniforme offerta di servizi alle produzioni. 

Inoltre una maggiore compatibilità tra i sistemi di finanziamento regionali permetterebbero di sostenere con più facilità progetti comuni. 

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