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Thierry Frémaux • Direttore del Festival di Cannes

“Jane Campion non è stata scelta perché donna”

di 

- Il direttore del Festival di Cannes parla del successo di Paolo Sorrentino e dell'elezione di Jane Campion a presidente di giuria dell'edizione 2014 della manifestazione

Thierry Frémaux  • Direttore del Festival di Cannes

Negli ultimi anni il Festival di Cannes ha dimostrato di godere di ottima salute nel selezionare per la sua Sezione Ufficiale titoli che poi diventano film dell'anno. Il suo sostegno inaspettato a The Artist [+leggi anche:
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terminò con il film francese vincitore ai premi Oscar, così come l'anno successivo la sua Palma d'oro, Amour [+leggi anche:
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, vinse nella categoria di miglior film straniero. Invitato dal suo amico Emir Kusturica, il direttore artistico della manifestazione francese, Thierry Frémaux, parla con Cineuropa al Festival del Cinema di Kustendorf (Serbia). Frémaux festeggia un'altra delle sue scommesse, l'italiano Paolo Sorrentino, che sta trionfando a tutte le assegnazioni di premi possibili con La grande bellezza [+leggi anche:
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, e avvalora la scelta di Jane Campion come presidente di giuria della prossima edizione di Cannes.

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Cineuropa: Come sta prendendo l'attuale trionfo di Paolo Sorrentino, una delle sue scommesse personali?
Thierry Frémaux: Sono doppiamente felice. Primo per lui, giacché è uno dei talenti cinematografici del momento e merita questo riconoscimento quasi unanime ai Golden Globes, i Premi del Cinema Europeo e gli Oscar. Ma sono felice anche a livello personale, perché l'ho sempre sostenuto e molti dei suoi film sono stati a Cannes (This Must Be the Place [+leggi anche:
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, Le conseguenze dell'amore, Il Divo [+leggi anche:
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, L'amico di famiglia, La grande bellezza). Prima mi chiedevano il perché di questo appoggio incondizionato. Ora nessuno me lo chiede più.

Jane Campion è la decima donna presidente di giuria a Cannes, ma l'unica che ha vinto la Palma d'oro. Perché accade questo in un festival come Cannes?
Lei ha vinto la Palma d'oro in due occasioni, con il suo cortometraggio An Exercise in Discipline e poi con Lezioni di piano. Abbiamo discusso su questo per anni. Il fatto che non ci siano più donne premiate non è un problema di Cannes, bensì un problema del cinema in generale. Il nostro compito è mostrare la realtà di questa industria. Cannes è un riflesso dell'industria. E sicuramente è un lavoro per lo più maschile.

C'è un che di femminista nella scelta di Campion alla guida della giuria quest'anno o nel fatto che l'ultima edizione sia stata vinta da un film che promuove una certa visibilità femminile come La vita di Adele
Potremmo dire che, in un certo senso, la scelta di Jane Campion è femminista. Ma non è stata scelta perché donna. E' stata scelta in quanto grande artista, lo merita tanto quanto Steven Spielberg. Su questo non c'è dubbio. Riguardo a La vita di Adele, ripeto, il successo non è di Cannes, ma del cinema in generale. 

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(Tradotto dallo spagnolo)

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