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Alex van Warmerdam • Regista

"Volevo fare un semplice esercizio di stile"

di 

- LOCARNO 2015: Cineuropa parla con Alex van Warmerdam del suo nuovo lavoro Schneider vs. Bax, che presenta a Locarno

Alex van Warmerdam  • Regista

Dopo aver rappresentato il cinema olandese nella competizione ufficiale del Festival di Cannes per la prima volta dopo decenni, e aver trionfato a festival come Sitges con il complesso Borgman [+leggi anche:
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, il regista Alex van Warmerdam ha scelto di fare un film che definisce "leggero come una piuma." La pellicola Schneider vs. Bax [+leggi anche:
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, presentata in concorso al Festival di Locarno presenta un assassino che riceve un incarico il giorno del suo compleanno. Il suo obiettivo è uno scrittore che non dovrebbe richiedere molto tempo. Ma ben presto la missione diventa più complicata di quanto sembrasse in un primo momento. 

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Cineuropa: La premessa questa volta era di avere una storia più leggera.
Alex van Warmerdam: Quasi sempre scrivo all'inizio del progetto una sinossi e una tabella di marcia che cerco di seguire. Questa volta ho solo preso nota di alcune idee e ho iniziato a costruire la sceneggiatura, così la storia è diventata da subito qualcosa di astratto che si sviluppava in corso d'opera. Mi sono impegnato più che altro a realizzare un esercizio di stile e a seguire un ritmo narrativo concreto. 

Il film non offre una ragione che giustifichi gli omicidi che sono stati assegnati ai protagonisti.
Solo qualche personaggio dà qualche ragione, che non è detto che sia vera. Non volevo dare molti dettagli sul motivo per cui si arrivi a questa situazione, poiché a volte mostrare le ragioni dei personaggi può essere un problema quando lo spettatore si identifica con loro. 

La storia si apre con due uomini armati che si sfidano a duello, come nei western. Poi compaiono sulla scena diversi personaggi femminili che modificano i cliché maschili iniziali.
In effetti una delle donne finisce per comportarsi come un uomo. Una delle linee guida che ho sempre dato all'attrice che la interpreta è che, in un determinato momento della storia, doveva diventare Juanita Calamidad (Calamity Jane). Se ho giocato con i luoghi comuni maschili non è stato premeditato; è venuto con il processo di scrittura. 

In un certo senso, ha negato che Borgman costituisse deliberatamente una critica alla borghesia. Ma non è difficile da ritrovare in Schneider vs. Bax, in personaggi che sono padri di famiglia che pagano le loro proprietà e le feste di compleanno facendo i sicari prezzolati.
Questa critica che emerge è un effetto collaterale, più che un obiettivo in sé. Ho lasciato che comparisse nella storia, anche se non le si dà molta attenzione. In questo film, il contrasto tra la perfetta padrona di casa che prepara una festa di compleanno di famiglia mentre il marito si dà da fare con qualcuno mi serviva per dargli un tocco comico.

Lo humor nero va ben oltre quest'esempio. Dove ha trovato questo senso dell'umorismo così oscuro?
Sono sempre stato un bambino difficile e i miei genitori facevano fatica a gestirmi. Mio fratello minore ha una teoria. Crede che tutto sia iniziato quando leggemmo da giovani uno dei primi libri di racconti brevi di Ian McEwan. Uno di essi parlava di una ragazza che muore annegata in un canale. Secondo lui è stato in quel momento che si è scatenato qualcosa nella mia mente e ora si riflette nel mio lavoro. 

Il suo lavoro artistico si espande anche in altri campi, come il teatro, la pittura e il design, ma è chiaro che in nessun caso ama analizzare le sue opere.
È così, perché se le analizzo troppo mi impongo un messaggio e un significato specifico. Perciò perderei libertà creativa. Preferisco rimanere immacolato e innocente con me stesso a questo proposito.

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(Tradotto dallo spagnolo)

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