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Nadia Dresti • Vice Direttrice Artistica e Head of International al Locarno Festival

“Con Connect to Reality vogliamo capire cosa capita fuori dai nostri confini”

di 

- Cineuropa ha incontrato Nadia Dresti, Vice Direttrice Artistica e Head of International del Festival Internazionale del Film Locarno, che ci ha parlato della prossima edizione degli Industry Days

Nadia Dresti  • Vice Direttrice Artistica e Head of International al Locarno Festival

Dopo una brillante carriera nel mondo dell’indutria cinematografica Nadia Dresti arriva nel 1990 al Festival di Locarno dove diventa membro del comitato di selezione e viene nominata responsabile dell’Industry Office. Grazie a lei quest’importante manifestazione ha accolto un numero sempre maggiore di professionisti venuti dal mondo intero guadagnando una fama che va ben oltre i confini nazionali. Nel 2003 ha preso parte all'avvio di Open Doors, il nuovo laboratorio locarnese di coproduzione. Tre anni dopo viene nominata Delegata della Direzione artistica e nel 2010 da il via agli Industry Days diventando a sua volta, nel 2013, Head of International. Il legame con la kermesse locarnese si rafforza ancora maggiormente quest’anno con la carica di Vice Direttrice Artistica mentre continua nel contempo a a dirigere le attività dell'ufficio Industry, come Head of International.

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Cineuropa: Il dialogo e lo scambio di conoscenze dominano le attività degli Industry Days di Locarno (Match Me! e First Look). Ce ne potrebbe parlare? 
Nadia Dresti:
 Markus Duffner è il project manager di: “First Look” e “Match Me!”. Il primo progetto accoglie dei film in postproduzione che saranno presentati durante gli Industry Days. Questi film provengono ogni anno da un paese diverso, per questa nuova edizione i Paesi Baltici: Estonia, Lituania e Lettonia, sei per ogni regione. I produttori presentano i film ad una giuria formata da Charles Tesson (Semaine de la critique di Cannes), Sylvain Auzou (Venice Days) e Janet Pierson (direttrice del South by Southwest Film Festival di Austin). “First Look”, quest’anno alla sua settima edizione, ha riscontrato molto successo e parecchi film mostrati a Locarno sono stati poi selezionati in festival importanti come Sundance. Tutti gli istituti del cinema che hanno partecipato si sono chiesti in che modo potevano ancora collaborare con noi, da qui nasce l’iniziativa “Match Me!”. La sala che accoglie questo ritrovo comprende dieci tavoli da dieci persone tra le quali il direttore di un istituto accompagnato da tre giovani produttori, degli upcoming producers diciamo. Durante tre giorni Markus decide chi invitare al tavolo; è un lunch networking che funziona benissimo. È un’occasione unica per i giovani produttori di incontrare dei “grandi” del mondo del cinema: venditori, distributori, programmers, ecc.

Un’altra iniziativa che punta sui giovani è l’ “Industry Academy”. Di cosa si tratta? 
Ci siamo resi conto che spesso, dopo anni di esperienza, si pensa di saper tutto quando invece, in realtà, non si conosce niente, perché tutto cambia costantemente e sempre più rapidamente.  Cambiare è sempre complicato. Ci vorrebbero dei giovani che arrivino a Locarno con nuove idee. Da questa riflessione è nata l’”Industry Academy” che può essere considerata come uno “shortcut” per dei giovani che lavorano già nell’industria (società di distribuzione, di vendita, marketing, vod o festival) senza però essere studenti o produttori. I partecipanti passeranno cinque giorni con la loro coach Marion Klotz che organizza un programma di master class dirette da personalità importanti dell’industria cinematografica. In cinque giorni i dieci partecipanti si scambiano opinioni e conoscenze e imparano cose che normalmente si acquisiscono dopo anni di lavoro. L’“Industry Academy” ha riscontrato un successo talmente grande che abbiamo esportato l’idea anche in Messico, al festival di Morelia, Thessaloniki e New York. Ogni anno il gruppo si arricchisce diventando un grossissimo networking di giovanissimi che sono un po’ tutti nati dall’”Industry Academy”. 

Potrebbe parlarci più in dettaglio del progetto “Connect to Reality” e del legame con il Geneva International Film Festival Tous Ecrans e lo Zurich Film Festival? 
“Connect To Reality” è la vera novità di quest’anno, un’iniziativa svizzera per la Svizzera. Ci siamo resi conto della necessità di riflettere sulla situazione dell’industria cinematografica ed abbiamo quindi pensato di creare un progetto basato sul modello di “Step In” ma per la Svizzera. Il keynote iniziale è aperto a tutti ma solo i 50 prescelti saranno invitati ai tavoli dove si discuteranno tematiche precise: distribuzione del cinema svizzero in Svizzera e all’internazionale, il ruolo dei festival che non smette di mutare o ancora il cinema documentario. Ogni tavolo sarà gestito da un moderatore e da un note taker che salirà in un secondo tempo sul palco per un wrap up finale dove renderà note le conclusioni alle quali gli ospiti dei vari tavoli sono arrivati. “Connect to Reality” non si limita solo alla Svizzera ma comprende anche una ventina di ospiti internazionali. Visto che ci sarà molto da discutere abbiamo pensato di fare viaggiare il progetto organizzando un secondo dibattito durante lo Zurich Film Festival dove le tematiche saranno piuttosto legate alle produzioni e coprododuzioni di film svizzeri e a Ginevra al Geneva International Film Festival Tous Ecrans dove si parlerà principalmete di creatività e nuove tecnologie. Per la prima volta tre festival svizzeri si mettono insieme per creare delle piattaforme dove si discuteranno tematiche precise. Con “Connect to Reality” vogliamo capire cosa capita fuori dai nostri confini perché è inutile accontentarsi di quello che si crede conoscere. È interessantissimo capire come i venditori comprano i film, dove e quali mercati hanno, per poter evolvere e imparare insieme. 

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