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Ben Brand • Regista

“Una storia di crescita e di errori”

di 

- Abbiamo incontrato Ben Brand, il cui primo lungometraggio Find This Dumb Little Bitch and Throw Her into the River ha avuto la sua anteprima mondiale nella Competizione 1-2 di Varsavia

Ben Brand • Regista

Nel 2010 diventò virale un video che mostrava una ragazzina mentre gettava dei cuccioli in un fiume, e conseguentemente su internet si diffuse la reazione di massa di chi voleva trovarla e punirla per il suo gesto. Find This Dumb Little Bitch and Throw Her into the River [+leggi anche:
trailer
intervista: Ben Brand
scheda film
]
 di Ben Brand, anteprima mondiale nella Competizione 1-2 del Festival di Varsavia, parte da questo episodio e immagina cosa può essere accaduto a un personaggio che chiama Lizzy, una tredicenne di una piccola città. Suo padre importa cuccioli dall'Europa dell'Est e li vende su eBay. Suo fratello Remco, di 15 anni, notando la popolarità del canale Youtube di un suo amico, pubblica un video in cui Lizzy getta tre cuccioli malati nel fiume ed entra in una spirale totalmente fuori controllo.

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Cineuropa: Perché ha deciso di fare un film su questa storia?
Ben Brand: Quando ho visto il film per la prima volta nel 2010 ero scioccato, ma ero ancor più scioccato per le reazioni delle persone che da ogni parte del mondo avrebbero voluto trovare e uccidere questa ragazzina. Ho iniziato a parlare di quest'idea con [la cosceneggiatrice] Ilse Ott, ma era difficile trovare il giusto approccio alla storia. All'inizio, abbiamo pensato che la ragazzina avrebbe dovuto essere il personaggio principale, così abbiamo iniziato a scrivere la sceneggiatura dalla sua prospettiva. 

Ma ci siamo resi conto che la bambina non aveva una vera motivazione, non era stata lei a pubblicare quel video. Così ci siamo volti al personaggio del fratello. Questo è più affascinante: è lui che fa il video e lo pubblica, ed è ancora più dura per il ragazzo quando sua sorella deve affrontare un problema creato da lui. Questo ci sembrava l'approccio più toccante al film e mi avvicinava personalmente alla storia, perché mi faceva pensare alla mia giovinezza. Ho fatto molte stupidaggini, come ne fanno quasi tutti i ragazzini. Ma ho anche avuto la possibilità di fare errori e di apprendere da questi, e quindi, si spera, di diventare una persona migliore. Volevamo mostrare quello che succede dietro il video e raccontare una storia sulla crescita e sugli errori che si fanno.

Ci dica qualcosa riguardo i cuccioli della storia.
In molti paesi dell'Europa dell'Est ci sono allevamenti di questi costosi cani di razza, che poi vengono spediti nell'Europa occidentale. Più sono piccoli e carini, meglio si vendono. Ma questo significa che vengono tolti alla madre troppo presto, e molti si ammalano prima di arrivare a destinazione. Quindi non possono essere venduti e siccome sopprimerli costa troppo, vengono sbattuti contro un muro, messi in congelatori o affogati.

Questo aspetto aggiunge anche un altro livello al film: c'è tutto un mondo che sotto la superficie tenera del musetto di un cucciolo nasconde uno brutto affare da milioni di euro.

Come ha scelto gli attori?
Wim Opbrouck
, che interpreta il padre, è un attore molto noto in Belgio. Ha una bella faccia e fa il ruolo del padre severo, ma ha anche una sua dolcezza. Non volevo che fosse solo violento e duro, ma che vedessimo anche che può essere una brava persona.

Per trovare i ragazzi ho fatto i casting per un anno e mezzo. Nino den Brave, che fa il fratello, è venuto esattamente all'ultima chiamata, quando avevo ormai perso le speranze, ed era perfetto. Era esattamente come mi immaginavo questo personaggio. Riusciva ad essere arrabbiato, ma anche vulnerabile, ed era divertente. L'ironia che è riuscito a portare è stata determinante, perché il soggetto è difficile e non volevo che ne risultasse un film troppo triste.

Per la ragazzina, abbiamo trovato Senna Fokke, che è un'attrice perfetta ma non sapeva cantare, e a noi invece serviva per le scene del talent show. A volte le veniva da piangere prima delle scene di canto, e dovevamo convincerla dicendole che avremmo doppiato le canzoni con un'altra voce.

Come ha creato la messa in scena, e come ha girato esattamente il film?
Sono stato molto fortunato a lavorare con il direttore della fotografia Paul Özgur, che ha voluto girare solo con luce naturale. Volevo lasciare più libertà possibile ai ragazzi, e abbiamo costruito tutti i set in modo che potessero essere utilizzati a 360 gradi, il che ha aiutato anche per le luci. Abbiamo improvvisato molto, ma non tanto a livello di sceneggiatura, quanto per il movimento degli attori all'interno della scena.

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(Tradotto dall'inglese)

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