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Franz Schwartz • Direttore, Viennale

“La Viennale deve rimanere così com’è”

di 

- L'attuale direttore della Viennale Franz Schwartz ci parla della sua posizione ad interim, dello spirito della Viennale e della volontà di andare avanti dopo la scomparsa di Hans Hurch

Franz Schwartz  • Direttore, Viennale
(© Viennale)

La Viennale è uno dei festival di pubblico più longevi ed influenti al mondo, conosciuto per un programma accuratamente selezionato e uno spirito intransigente nei confronti del cinema, sia storico che contemporaneo. Per gli ultimi venti anni, ha seguito la visione audace del suo direttore, Hans Hurch, improvvisamente scomparso questo 23 luglio, a Roma. La scelta di Franz Schwartz come direttore ad interim del festival potrà essere stata una sorpresa per qualcuno, ma il fondatore e direttore della Stadtkino di Vienna e Hurch erano molto amici e condividevano la stessa visione artistica. Cineuropa ha discusso con Schwartz del periodo di transizione e del futuro della Viennale.

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Cineuropa: La Viennale è uno dei pochi e importanti festival orientati al pubblico. Come è possibile realizzarlo senza un concorso, o eventi per l’industria o per il mercato?
Franz Schwartz:
Credo che sia possibile solo grazie al fatto che il programma è deciso da un’unica persona. Negli ultimi vent’anni è stato curato da Hans Hurch, ed è sempre un mix di documentari, lungometraggi, cortometraggi e grandi produzioni, come lo sono quest’anno Tre manifesti a Ebbing, Missouri [+leggi anche:
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. Sta tutto qui. E poiché Hans ha selezionato i film per 20 anni, il pubblico si identificava con il suo gusto e lo seguiva. Penso sia questo lo spirito del festival: il pubblico, sia nazionale che internazionale, e gli ospiti si sono sempre conformati alla sua idea di cinema.

Se ne andato così all’improvviso, e lei è subentrato nel suo ruolo. Che effetto le fa?
Mi sento come se mi stesse osservando da vicino e fosse ancora qui a darmi consigli su cosa fare. Conoscevo bene Hans da 40 anni; avevamo la stessa idea di cinema, quindi non è difficile per me scegliere 50 o 60 film nello stile del festival. Era molto rigido nelle sue decisioni, non solo per i film, ma anche per tutti gli altri dettagli. Sapevo che era lui a pensare a tutto, dallo stile alla coerenza, quindi è stato abbastanza facile mantenersi sullo stesso piano. Spero che il prossimo direttore farà lo stesso.

Hans Hurch è scomparso all’improvviso, nel pieno della programmazione, e lei l’ha conclusa.
Sì. Credo che lui abbia fatto due terzi della programmazione. Tutti i film tranne i più nuovi li ha scelti lui, e tutti i tributi e gli omaggi sono stati decisi da lui, tranne, ovviamente, quello in suo onore fatto dai suoi amici.

Lei ricopre attualmente una posizione ad interim. Ha qualche idea sul futuro della Viennale?
Io sono dell’idea che il festival debba rimanere così com’è. Tutto sta nel trovare la persona adatta. Dal giorno dopo la chiusura del festival, cominceremo il processo di candidatura per trovare il nuovo direttore del festival. È nostro compito trovare la persona giusta per questa posizione, qualcuno che sia capace di seguire lo spirito del festival, di mantenere lo stesso livello e di lavorare in team.

A quando la decisione definitiva?
La scadenza è per la fine di gennaio. Ci piacerebbe fare più velocemente, ma il processo di candidatura e selezione ha i suoi tempi.

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(Tradotto dall'inglese)

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