20/05/2005

Produttore del documentario Darshan (L'abbraccio) realizzato dal francese Jan Kounen (Doberman, Blueberry) e presentato ieri sera fuori concorso, Manuel de La Roche racconta la nascita di questo progetto venduto da Roissy Films.
Un viaggio affascinante in India sulle tracce di Amma, una grande figura spirituale, premiata nel 2002 dal premio Gandhi King per la pace e la non violenza, che ha già abbracciato 20 milioni di persone.

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Come ha deciso di produrre Darshan e di convincere Jan Kounen a girarlo?
Tutto è cominciato con un incontro con Jan Kounen nel 2001 che ci ha fatto venire voglia di lavorare insieme. La scelta del soggetto deriva invece dal fatto che ho convinto Amma, di passaggio a Parigi, a essere il personaggio principale di un documentario sulla sua lotta contro la povertà. Per caso anche Jan Kounen era all'incontro con Amma e da lì è cominciata l'avventura.

Come avete trovato i soldi??
Non avevamo denaro all'inizio, quando poi Vincent Cassel si è proposto di darci una mano. Poi un promo ha attirato l'interesse di altri partner come Arte France Cinéma, i giapponesi di Artist Film, i tedeschi di Pegasos Film, la francese Roissy Films, Studio Canal e Océan Films per la distribuzione in Francia. In totale abbiamo raggiunto un budget di un milione di euro.

Altri progetti?
Tre lungometraggi di finzione sono in fase di sviluppo, tra questi un road-movie di 4-5 milioni di euro che sarà l'opera prima di Sabine Chaloupy e racconterà il viaggio di una ragazza svizzera che va in Giamaica per trovare le ceneri di un idolo del reggae. Ho anche un nuovo progetto con Jan Kounen, un film che sarà girato in Tibet con un budget di quasi 10 milioni di euro. Tutti progetti che seguono una linea editoriale basata sulla difesa di valori come l'amore, la compassione e la pace.