email print share on Facebook share on Twitter share on LinkedIn share on reddit pin on Pinterest

Laufey Guðjónsdóttir • Direttrice dell'Icelandic Film Centre

"Il fascino dell'Islanda"

di 

Laufey Guðjónsdóttir dirige il Icelandic Film Centre dal marzo del 2003. Il suo incarico ha una durata di cinque anni. E' stata a capo delle acquisizioni della Televisione nazionale e ha acquisito grande esperienza nel campo della programmazione televisiva. Ha partecipato inoltre a numerose commissioni selezionatrici del Film Fund e lavorato nella produzione di alcuni film.

Quali sono gli ultimi film prodotti in Islanda?

Sono stati ultimati tre film girati qui da noi e saranno presentati in anteprima mondiale al Festival di Toronto. A Little Trip to Heaven è il primo film in lingua inglese (interpretato da Forest Whitaker e Julia Stiles) dello sceneggiatore-regista-produttore Baltasar Kormakur (101 Reykjavik). E' prodotto da Joni Sighvatsson da Los Angeles, in collaborazione con Kormakur.

(L'articolo continua qui sotto - Inf. pubblicitaria)

Beowulf And Grendel, ultimo film di Sturla Gunnarsson, regista islando-canadese che vive e lavora oltreoceano da molti anni, offre un nuovo approccio al racconto medievale Beowolf, in cui l'eroe combatte contro uno gnomo sanguinario. Il film è girato con un approccio classico, senza fare ricorso a immagini ricreate al computer. Si tratta di una coproduzione tra Regno Unito, Canada e i produttori islandesi Fridrik Thor Fridriksson e Anna Maria Karsdottir per Icelandic Film Corporation. L'anteprima mondiale avrà luogo a Toronto nel quadro delle "presentazioni speciali".

Il terzo film appena finito di girare è Eleven Men Out e uscirà in Islanda il primo settembre. Questa commedia calcistica coprodotta col Regno Unito e la Finlandia è diretta da Robert Douglas, l'autore di The Icelandic Dream (2000) e di A Man Like Me (2002).

Ci sono tanti altri progetti in corso, come A Good Heart di Dakur Kari, il cui film precedente, Dark Horse [+leggi anche:
trailer
scheda film
]
, coprodotto insieme alla Danimarca è stato presentato a Cannes nella sezione Un Certain Regard. Si può anche citare A Gathering of Foes, un progetto molto ambizioso di Fridrik Thor Fridriksson che è l'adattamento di una saga islandese del XIII secolo.

L'anno scorso, una serie televisiva di cartoni animati, Lazy Town, è stata realizzata qui per Nickelodeon, negli Stati Uniti, che hanno acquistato 40 episodi e ...Clint Eastwood in persona sta per girare in Islanda Flags Of Our Fathers, film prodotto da Steven Spielberg.

L'Islanda è una location molto attraente per le produzioni internazionali, grazie soprattutto alla restituzione del 12% delle spese sul territorio, ma quali altri vantaggi c sono per i produttori stranieri?

Gli incentivi fiscali sono molto interessanti per loro, ma noi proponiamo anche delle eccellenti infrastrutture. Il nostro paese si distingue per una grande trasparenza e gli sconti fiscali si ottengono rapidamente. Inoltre, tutti parlano molto bene l'inglese e sono ospitali.

A quanto ammonta il budget che l'Icelandic Film Centre consacra alla produzione?

Il fondo alla produzione dei lungometraggi ammonta a 2,2 milioni di euro all'anno e un sistema appena adottato ci permette di sostenere i produttori durante tutto l'anno, mentre prima accadeva solo in certi periodi. I produttori sembrano contenti di questo nuovo dispositivo perchè non hanno più il problema delle scadenze per iscriversi.

I nostri partner principali nella coproduzione, sono Germania, Francia, gli altri paesi nordici e Regno Unito. Siamo tra l'altro membri di Eurimages, del programma MEDIA e del Fondo nordico per il cinema e gli audiovisivi.

In che stato versa la distribuzione delle pellicole islandesi in patria e all'estero?

L'Islanda ha un mercato molto debole, i distributori sono spesso anche esercenti; hanno degli imperativi di ordine commerciale. Ma per fortuna abbiamo un pubblico molto assiduo. Andare al cinema è un passatempo molto in voga tra i giovani, malgrado il prezzo elevato del biglietto (10€). Ci auguriamo che vadano a vedere i film islandesi.

Ma sono molto ottimista per l'era del digitale, per le nuove modalità di visione che potrebbero facilitare la diffusione dei film di casa ed europei.

Per promuovere i film islandesi anche in patria, contiamo sul Festival internazionale di Islanda che, in aprile scorso, ha attirato in sala oltre il 10% della popolazione e 35.000 ospiti. Dal 2004, c'è anche il Festival di Reykjavik, che si tiene verso la fine di settembre.

Quanto alla distribuzione all'estero, la nostra produzione, che non è enorme, ha un buon successo. Ci aiutano molto i festival. L'anno scorso, dei film come Niceland e Cold Light hanno girato molto. Siamo coperti da Scandinavian Films e facciamo parte dell'European Film Promotion che dipende dal Programma MEDIA.

(L'articolo continua qui sotto - Inf. pubblicitaria)

Ti è piaciuto questo articolo? Iscriviti alla nostra newsletter per ricevere altri articoli direttamente nella tua casella di posta.

Privacy Policy