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Christian Bauer • Produttore / regista

La tradizione incontra l’innovazione

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Dopo la laurea in Letteratura tedesca e inglese e Storia Americana, il tedesco Christian Bauer ha lavorato come critico cinematografico professionista prima di iniziare a realizzare film da regista e produttore a partire dagli anni ‘80. Da allora, ha diretto più di 60 documentari e ne ha prodotti molti di più. Dopo la creazione della compagnia di produzione Kick Film assieme a Joerg Bundschuh, ha deciso di mettersi in proprio, nel 1989, con la TAMGRAM Filmproduktion, per produrre documentari di storia dell’arte, scienza, letteratura e attualità.

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Hot docs EFP inside

Nella visione di Bauer, TANGRAM si è focalizzata su particolari punti: "esistono, in primis, documentari che portano come marchio l’animo del documentarista, fatti per i festival- li chiamerei documentari d’autore; e poi c’è una produzione più ampia su temi storici, scientifici e storici, che usano la computer graphic e sono orientate ad un pubblico di massa. È un lavoro interessante ma funambolico tra due tipi di approccio, ma ci possono essere interscambi fra le due aree. Il nostro profilo alla TANGRAM è più creativo del programma prefissato," sottolinea Bauer. "La parte dedicata allo sviluppo è al centro, e mi piace essere coinvolto nei progetti, specialmente quelli internazionali, sin dall’inizio."

Si sente felice del fatto che il documentario sia diventato popolare in televisione e anche al cinema. Raccogliere finanziamenti non è, comunque, facile attualmente. Dice, descrivendo l’esperienza: "A volte, vorrei ci fosse più coraggio da parte delle televisioni tedesche nel farsi coinvolgere in nuovi progetti. C’è davvero un enorme potenziale per sviluppare noi stessi nuovi format". TANGRAM, infatti, è stata una sorta di pioniera nella produzione documentaristica per televisioni, sin dal suo primo docu-soap trasmesso da ARTE e dalla televisione tedesca nel 1999.

Nonostante il suo lavoro di produttore di altri regista, Bauer ha portato avanti quello di filmmaker nel corso degli anni. Il suo lungometraggio documentario del 2001, Missing Allen - The Man Who Became A Camera, è stato premiato come Miglior Documentario ai festival di Montreal e Venezia e nominato successivamente allo European Documentary Film Award del 2003. Il film narra la ricerca di Bauer di un amico, il direttore della fotografia di Chicago Allen Ross, scomparso misteriosamente a Cheyenne, nel Wyoming, dopo la fine delle riprese del loro settimo film insieme. La ricerca della verità sull’improvvisa scomparsa ha portato il regista tedesco nell’oscuro mondo delle frange religiose e credenti all’esistenza degli UFO. Alla fine del film, Bauer scopre che l’amico è stato assassinato, ma la domanda resta: da chi?

A Missing Allen fa seguito The Ritchie Boys, storia di un gruppo di giovani che lasciò la Germania nazista per tornare in Europa con l’uniforme delle truppe americane per aiutare gli alleati contro il Terzo Reich e Hitler. L’acclamato film ha aperto lo Hot Docs festival di Toronto nel 2004, ed è stato nominato per gli Academy Award nel 2005.

Bauer è tornato, ora, alla storia dell’amico Allen Ross, e sta preparando un nuovo lungometraggio provvisoriamente intitolato Finding Allen. "Sono arrivato a capire che trovare Allen non bastava. Bisogna trovare gli assassini", spiega Bauer. "Ho un doppio ruolo nel film", ammette. "Da produttore, ne parlo come di un progetto. Ma da individuo e regista, non è una bella storia di cui narrare- è davvero un pozzo nero. Ma è qualcosa che devo approfondire- dopo tutto, un amico è stato ucciso".

Bauer sta lavorando inoltre a The Great Radio War, progetto su Radio Free Europe, stazione radio finanziata dalla CIA a Monaco, che ha giocato un ruolo decisivo durante la Guerra Fredda come appoggio per i paesi dietro la Cortina di Ferro.

In collaborazione con German Films Quaterly

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