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Laura Fleury • A&E TV network

Mercato internazionale del documentario

- La politica di produzione e co-produzione del network A&E TV: film prodotti e budget annuale

Di cosa ha bisogno un progetto per essere finanziato da A & E?
Abbiamo una molteplicità di canali che fanno parte del network A&E TV, quindi esistono una molteplicità di opportunità diverse, sia negli Stati Uniti che a livello internazionale. Per i documentari indipendenti, i nostri canali offrono opportunità a livello locale nei diversi paesi attraverso Biography Channel, Crime and Investigation Channel e History Channel International. Abbiamo richiesto la produzione di nuovo materiale per quei canali che poi alimenteranno i canali internazionali.

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Negli Stati Uniti, ci siamo concentrati soprattutto sul non-fiction con lo sviluppo e la produzione di serie. History Channel fa più co-produzioni per alcuni grandi settori, sulla falsariga di ciò che Discovery Channel fa in termini di portata e impatto, e tali produzioni sono realizzate su commissione rispetto a una serie regolare.
E 'difficile dare una risposta su ciò che questi progetti debbano avere, dal momento che varia da canale a canale.

In termini di co-produzioni con l'Europa, con quali paesi si co-produce maggiormente?
Beh, con tutti quei canali nell'ambito della rete ANE; Biography Channel e Crime and Investigation Channel sono molto forti nel Regno Unito, in Germania, in Australia e nel Sud-Est asiatico, poi ci sono anche altri paesi in cui tali canali sono forti, tra questi la Turchia. E proprio in queste regioni vengono portate avanti co-produzioni locali e acquisizioni a livello locale. Con la Francia non siamo ancora riusciti concludere, ma continuiamo a provare!
Oltre a quello che proviene dagli stati Uniti, c’è una certa percentuale di catalogo disponibile per fare co-produzioni ed acquisizioni che sono di natura locale per quelle tipologie di mercato, e credo che ciò rappresenti un’opportunità grandiosa.

Qual è il vostro budget per le co-produzioni?
L’ampia gamma di decisioni dipende dal tipo di contributo che otteniamo: è un'acquisizione o una coproduzione? Di che paese si tratta? Qual è la catalogazione in corso su questi mercati? Per quali canali sono destinati?
Negli Stati Uniti, dal momento che facciamo le commissioni per intero e poi distribuiamo la nostra programmazione ai nostri canali, il nostro intervento è indolore per i programmi, perché siamo noi i proprietari degli stessi.

Quali cambiamenti importanti avete osservato dopo che si è imposta la recessione economica?
Non vi è stato un grande cambiamento per noi, perché siamo veramente impegnati nello sviluppo originale. In termini di produzione abbiamo avuto così tante serie di successo che ora i risultati, focalizzati principalmente negli Stati Uniti, stanno ritornando, ci troviamo in una posizione molto vantaggiosa. È più difficile ottenere un ok da parte nostra, ma non a causa dell'economia, bensì perché stiamo lavorando molto bene.

Credo che l’unico cambiamento per noi, e tale aspetto è molto singolare per questa tipologia di mercato, riguardi la pubblicità. Gli inserzionisti non investono più grandi cifre nella trasmissione radiotelevisiva, quindi nell'acquisto di spazi pubblicitari sui nostri canali, elemento, questo, che rappresenta una delle nostre entrate principali. Ci sono personaggi con cui dobbiamo combattere in modo più difficile per ottenere denaro, così come per ottenere l'approvazione a spendere soldi per spettacoli che non possono essere spot pubblicitari amichevoli. La nostra è una programmazione tagliente e coraggiosa.

Quali sono le più importanti fonti di finanziamento per i documentari in America?
A mio parere, ci sono una varietà di canali e di possibilità per i documentaristi di raccontare una storia e di far si' che tali storie vengano ascoltate, sia che si tratti di Internet, di festival di cinema o della miriade di canali via cavo esistenti. Se si vuole far parte del circuito A&E, è necessario fare un certo tipo di spettacolo ed essere disposti a venderlo a noi in modo che lo si possa controllare completamente. Ovviamente si otterrebbe una percentuale.
Ci sono tanti altri canali che hanno focus molto specifici in termini di genere o di nicchia. Essi non sono sempre in grado di contribuire con più soldi, ma cercheranno di avere tutte le percentuali, così da poter controllare tutti i prezzi e distribuire il programma a livello internazionale in caso di interesse o in modo da poter lavorare con il distributore.

Pensi che il futuro appaia cupo o luminoso?
Penso che questa sia l'epoca della non-fiction, perché la ritengo un mezzo e non un genere.
Abbraccia ogni aspetto dai documentari didattici ai film, dai reality show agli spettacoli basati sulla competizione, dagli show incentrati sulle celebrità, ai documentari di osservazione, dalla commedia al crimine, alla giustizia e al paranormale; ci sono tante opportunità a disposizione, si deve solo capire quale strumento sia il più adatto per esprimere ciò che si vuole comunicare.


Campus del Documentario, 23 e 24 maggio 2009
Faster, Keener, Leaner, Meaner: Survival of the Fittest in Factual
Manchester, UK Manchester, UK

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