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La distribuzione cinematografica nel Regno Unito: costa sta cambiando per i produttori?

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- Una riflessione sullo stato attuale della distribuzione cinematografica nel Regno Unito

La distribuzione cinematografica nel Regno Unito: costa sta cambiando per i produttori?

L'opera prima del regista Stephen Fingleton, The Survivalist [+leggi anche:
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, è stata ufficialmente distribuita nel Regno Unito e in Irlanda a partire dal 12 Febbraio 2016. Il film è stato realizzato con un piccolo budget di circa 1 milione di sterline, con il supporto finanziario iniziale dei produttori britannici , The Fyzz Facility, the BFI Film Fund, the UK Tax Credit and Northern Ireland Screen. La cosa interessante è che il film è stato approvato e si è passati alla produzione senza l'accordo con un distributore britannico. Infatti, questo ha permesso al produttore di valutare attentamente la strategia da adottare per la distribuzione. Tutto questo per dire che, in un periodo in cui la distribuzione cinematografica sta cambiando e l'auto-distribuzione diventa un modello sempre più popolare, non è più così necessario che i produttori si affidino a distributori o agenti di commercio per distribuire determinati tipi di film.

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La strategia dell'auto-distribuzione

Visti i numerosi successi di questa strategia, sta diventando sempre più comune tra i produttori distribuire autonomamente i propri film tagliando fuori gli agenti di commercio e i distributori, risparmiando quindi sui costi di produzione. In altre parole, i produttori si affidano ad accordi di distribuzione alternativi – predisposti direttamente da loro o attraverso dei consulenti – per stipulare accordi con cinema, negozi al dettaglio, servizi on-line e canali televisivi.

Nonostante la popolarità dell'auto-distribuzione, l'utilità di questa strategia nel mercato cinematografico britannico e le possibilità che questa strategia attualmente offre ai produttori britannici, bisogna contestualizzare l'utilizzo di questo approccio. Tale strategia è stata applicata fino ad ora solo ai piccoli film con budget inferiore ad un milione di sterline. L'ostacolo principale per gli altri film che intendono adottare questa strategia è lo stato attuale del mercato on-line nel Regno Unito, che deve ancora crescere e diventare un mercato con ricavi consistenti.

In vista dei cambiamenti che ci saranno nei prossimi anni, la sfida per i produttori britannici sarà quella di scegliere quale modello distributivo sarà più adatto per ciascun film; quello attuale in cui si fa ricorso a degli intermediari (come i distributori) o il nuovo modello dell'auto-distribuzione. Non c'è dubbio che questo delicato equilibrio si sposterà gradualmente verso l'auto-distribuzione per i film con budget limitati.

Il circuito dei festival cinematografici e la distribuzione nelle sale

Per quanto riguarda tutti i film d'autore, il circuito dei festival cinematografici rimane una strategia di successo per distribuire un film a livello internazionale. È la prima forma di distribuzione cinematografica attraverso la quale un film può essere presentato mantenendo relativamente bassi i costi – in particolare se un film viene selezionato ufficialmente ai festival. Infatti, alcuni festival minori (soprattutto a livello locale) sono organizzati in realtà per pagare i costi di proiezione; in questo senso sono anche utilizzati per generare ricavi.

Quindi la distribuzione di un film ad un festival di solito è collegata ad una qualche forma di distribuzione del film nelle sale cinematografiche, per cui le strategie di marketing e distributive avranno lo scopo di posizionare il film nel mercato locale. È a questo punto che diventa importante un sostanziale investimento nel marketing, così da poter supportare la distribuzione nei cinema, nei canali on-line e nei mercati esteri.

In questa fase è importante l'intervento dei distributori dal momento che il loro compito è quello di reperire questi finanziamenti (nel caso del mercato britannico spesso a questi finanziamenti si aggiungono quelli del fondo di distribuzione BFI) e avere rapporti consolidati con i media. Il supporto dei distributori, in questo senso, si somma a quello finanziario della produzione offerto dai produttori e dai loro partner. Infatti, alcuni produttori britannici hanno la capacità economica di poter investire autonomamente in una campagna marketing, ma ovviamente non è un'opportunità di cui dispongono tutti i produttori – specialmente le piccole produzioni. In breve, un film ha bisogno di investimenti nella distribuzione che lo metta in una posizione di vantaggio competitivo rispetto ai film concorrenti.

Strategie di lancio di un film nel mercato cinematografico

La nuova strategia di distribuzione simultanea, che sta modificando gli schemi canonici di lancio di un film sul mercato, non ha ancora cambiato il processo di creazione del valore per i film. È il bisogno costante di investimenti nella distribuzione che limita l'espansione della strategia di auto-distribuzione di un film da parte del produttore. Mentre i produttori solitamente hanno un contatto diretto con i proprietari delle sale per organizzare una serie di proiezioni speciali in alcuni cinema scelti, è meno probabile che questi film abbiano una distribuzione nelle sale canonica senza una campagna marketing che la supporti.

Ritornando all'esempio di The Survivalist, l'agente di vendite tedesco K5 International si è fatto carico del film subito dopo il periodo di riprese a novembre 2014, e immediatamente ha presentato il progetto ai distributori all'American Film Market a fine mese. Hanno organizzato la premiere mondiale del film al Tribeca Film Festival nell'aprile 2015; in seguito il film è stato mandato in altri festival, ottenendo un buon successo di critica e vincendo diversi premi. Il primo accordo cruciale a livello di distribuzione del film è stato chiuso con il distributore americano Alchemy in occasione del festival di Cannes nel maggio del 2015, mentre il distributore britannico Bulldog Film Distribution si è unito al progetto dopo il London Film Festival nell'ottobre 2015: qui Stephen Fingleton ha vinto il premio al Miglior Debutto alla Regia.

Avendo acquisito tutti i diritti di distribuzione per il territorio del Regno Unito e dell'Irlanda, il distributore britannico aveva la possibilità di controllare e coordinare la campagna marketing e la distribuzione del film nei cinema, on-line e in altri mercati secondari. Inoltre, al supporto finanziario alla campagna marketing da parte della produzione, va aggiunto il contributo di 60.000 sterline da parte del fondo di distribuzione BFI, che ha lo scopo di rafforzare ulteriormente il film nel Regno Unito e in Irlanda. Insieme hanno organizzato una distribuzione esclusiva di due mesi di tipo “day-and-date” (distribuzione simultanea), ovvero il film era disponibile sia al cinema che tramite un servizio Video On Demand. La data di uscita è stata scelta di proposito, coincidendo con quella della cerimonia dei BAFTA, per la quale Stephen Fingleton era nominato. Il film è stato distribuito in soli 25 cinema nella prima settimana. Inoltre, il film era anche disponibile a pagamento in almeno 12 piattaforme TVOD (servizi on demand), tra cui alcune molto importanti a livello mondiale come Amazon, iTunes, Google Play e piattaforme locali come BFI Player e Curzon Home Cinema. Gli accordi prevedevano dei prezzi abbastanza alti per gli streaming on-line, che oscillavano tra le 5.99 e le 10.00 sterline, alla pari del prezzo del biglietto al cinema. I prezzi si sarebbero poi abbassati non appena il film sarebbe stato distribuito attraverso altri canali, così che sarebbe stato possibile vederlo attraverso una vasta gamma di piattaforme on-line come SVOD, TVOD (nella quale il film può anche essere comprato a questo punto) e anche su DVD, Blu-Ray e in televisione.

Cosa cambierà?

Sotto diversi aspetti, questa modalità di distribuzione simultanea è tipica nel Regno Unito per i film a budget ridotto distribuiti attraverso i distributori, visto che danno importanza alla distribuzione iniziale del film nel circuito dei festival cinematografici, che a sua volta è importante in fase di negoziazione con i servizi on-line, i negozi al dettaglio, le televisioni nel mercato del Regno Unito e negli accordi internazionali. 

Tuttavia sarà sempre più difficile mantenere questa strategia per questo tipo di film in futuro.

Per prima cosa, c'è una tendenza alla riduzione dei giorni di proiezione di un film nelle sale, motivo per il quale i distributori mettono in discussione il fatto che gli elevati investimenti in marketing per il lancio dei film nelle sale siano ancora così necessari.

Inoltre, mentre il valore di questi film correlato alla loro presenza nelle sale continuerà a diminuire sempre più nel corso degli anni, l'attenzione si sposterà ulteriormente sul mercato on-line. In effetti, tutto ciò dà ancora più credibilità a chi sostiene che la distribuzione di tali film possa essere trattata senza passare per i distributori.

Con quanto detto fino ad ora non si vuole affermare che il ruolo dei distributori sia diventato obsoleto. Sebbene la nozione di auto-distribuzione implichi che i produttori possono occuparsi autonomamente della distribuzione, solitamente si avvalgono del contributo di agenti di commercio, agenti cinematografici e/o aggregatori di contenuti per distribuire (piccoli) film nei mercati locali. Ciò significa che esistono diverse forme ibride di distribuzione che sono nel mezzo tra il modello dell'auto-distribuzione da una parte e il modello che prevede distributori dall'altra. Il ricorso ai distributori, sebbene in un'altra veste rispetto a quella tradizionale, è comunque importante per i produttori affinché possano organizzare in maniera efficace la distribuzione.

Queste forme ibride di distribuzione sono diventate sempre più frequenti negli ultimi anni e i produttori sono intenzionati a continuare ad anticipare il cambiamento nel futuro prossimo adottando questi approcci per i film minori. Le piattaforme on-line costituiranno il mercato di riferimento per questi film, dal quale i produttori potranno trarre benefici considerevoli poiché una parte maggiore dei ricavi andrà direttamente a loro. I produttori o, a volte, gli agenti di vendite, in questo contesto potranno rivolgersi direttamente agli aggregatori di contenuti che supervisionano e coordinano il piano marketing online e la strategia di lancio dei film.

L'evolversi del settore della distribuzione offre nuove opportunità ai produttori ma li pone anche davanti a delle sfide. Il delicato equilibrio tra l'auto-distribuzione e la distribuzione attraverso i distributori rimarrà un argomento di discussione anche per i prossimi anni. Il continuo spostamento verso una distribuzione on-line non riguarderà solamente i film con un budget ridotto, ma riguarderà anche quella categoria di film con budget più alti e che al momento sono distribuiti in maniera canonica, tramite i distributori.

Quest'ulteriore cambiamento metterà i produttori e i distributori davanti ad un'altra sfida nei prossimi anni.

Roderik Smits è un ricercatore e un consulente con un forte interesse nel settore della distribuzione cinematografica. È un membro del progetto di ricerca MeCETES, il cui ambito di studio sono la televisione e i film europei contemporanei.

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