In The Sunny Side di Bollók, a Gavro e Gina viene concessa la possibilità di vivere in tre epoche diverse: all’alba del diciannovesimo secolo, al tempo della nascita del socialismo e al giorno d’oggi.

The Flip Side di Török si apre con le immagini di un’anziana intenta a vestirsi all’interno di una stanza buia. Dopo essersi abbottonata l’impermeabile, la donna esce di casa per raggiungere l’ufficio postale. Qui, nel frattempo, si è creata una fila interminabile davanti all’unico sportello aperto. Arrivato finalmente il suo turno, l’anziana consegna all’impiegato un foglio e un vecchio telefono a disco che estrae lì per lì dalla sua borsa. L’apparecchio viene ammucchiato insieme a tanti altri in un magazzino. Sbrigata la sua commissione, la donna sale su un tram per tornare a casa e si ritrova seduta accanto a una ragazzina impegnata a fare una telefonata…

The Other Side di Bodzsár è la storia di un uomo d’affari sulla quarantina. Il suo peso è di 75 chili – due in più dell’anno prima. Per recuperare la linea, l’uomo si procura una cuffia bianca e si iscrive alla piscina più costosa della città. In acqua, scopre che solo una persona è più veloce di lui: l’uomo dalla cuffia nera. Quello stesso giorno, i due si rincontrano in ufficio. Credendolo un cliente, l’uomo dalla cuffia bianca comincia a chiacchierare con lui e da quel momento le nuotate mattutine scorrono tra sorrisi e saluti reciproci. Quando però l’uomo dalla cuffia bianca scopre che il compagno di nuotate non è altro che un semplice impiegato della sua compagnia, il sentimento di simpatia si tramuta velocemente in odio…

The Wils Side di Hajdu racconta la storia di un rumeno trasferitosi da ormai una decina d’anni in Ungheria. Qui si è sposato e ha messo su famiglia, ma al posto della “terra promessa” che si aspettava di trovare, ha dovuto fare i conti con una vita infelice e senza prospettive. Una vita senza lavoro e dove l’alcool sembra essere l’unico rimedio per qualsiasi cosa… È davvero il “Tuo Regno” questo?