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Johan Kling • Regista

Il fascino per i personaggi che vivono fingendo

di 

È uscito in Svezia il 20 Agosto Trust Me [+leggi anche:
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, il secondo lungometraggio del regista svedese Johan Kling, vincitore di svariati premi con il suo film di debutto del 2007 Darling [+leggi anche:
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. Il regista ha parlato con Cineuropa dalla sua casa di Stoccolma qualche giorno prima dell’uscita del film.

Cineuropa: Perché ha scelto di girare il film nel microcosmo di un gruppo di teatro amatoriale, quando il suo film non ha niente a che vedere con il teatro?
Johan Kling: Non mi interessava parlare del mondo del teatro. Quello che volevo fare era concentrarmi sulle relazioni e le interazioni tra i diversi personaggi. Cercavo solo una location che mi piacesse e ho pensato che questo piccolo teatro avesse molto fascino e che ci saremmo trovati bene.

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In Darling, il suo personaggio femminile non era molto simpatico e in questo nuovo film ci risiamo, i suoi personaggi ingannano, mentono e hanno dei brutti difetti…
Tendo a essere attratto da quei personaggi che vivono fingendo. Li trovo affascinanti e sono dei soggetti divertenti da sviluppare. Sono delle persone che non mi piacerebbero nella vita reale, ma quando scrivo e li posso controllare, prendono tutta un’altra dimensione.

Si è ispirato a Woody Allen per realizzare questa commedia drammatica sui giochi e le malefatte della gente in un ambiente sofisticato?
In realtà mi sono ispirato a Smiles of a Summer Night di Ingmar Bergman. Volevo utilizzare la sua frivola farsa estiva e interpretarla in maniera diversa. Ma Woody Allen è sempre un’ispirazione per me e ho visto i suoi film centinaia di volte. Il modo in cui costruisce le storie e incrocia le vite dei suoi personaggi è sempre fonte di ispirazione.

È stata une scelta voluta quella di far interpretare il personaggio principale a un’attrice sconosciuta (Susanne Thorsson) e i personaggi secondari da attori famosi (Alexander and Gustav Skarsgård)? E quali personaggi le sono piaciuti di più?
Ho usato la procedura di routine (tramite l’agenzia del casting) per trovare Susanne Thors (che interpreta la regista teatrale). È venuto fuori che era decisamente la migliore per interpretare quel ruolo. Lo stesso è stato per Alexander (che interpreta il fidanzato di Susanne) e Gustav Skarsgård (un tecnico introverso), entrambi erano perfetti per i rispettivi ruoli. Sono stato fortunato perché durante una pausa sulle riprese di Trust Me, Alexander è andato a fare dei film a Hollywood e ha acquisito una certa fama. Michelle Meadows interpreta la diva ed è il personaggio che preferisco. Michael Segerström è il vecchio e scontroso proprietario del teatro, e forse anche il mio alter ego!

La città di Stoccolma e la musica jazz hanno un ruolo fondamentale nella creazione dell’atmosfera del film. Ha usato lo stesso direttore della fotografia e lo stesso compositore di Darling?
Dedico molto tempo alla ricerca della giusta location e della colonna sonora. Quando vedo una strada con una prospettiva che mi piace, faccio una foto e la aggiungo alla mia raccolta di immagini. Ho scelto un diverso direttore della fotografia, Jakob Ihre, e probabilmente ne userò un altro nel mio prossimo film. Lo stesso vale per la musica, ho una mia lista di migliaia di pezzi jazz che mi piacciono e ho scelto quelli che andavano meglio per questo film. Parte della musica inoltre è stata composta dal famoso musicista jazz svedese Georg Riebel (che ha scritto la musica di molti film di Astrid Lindgren) e infine ho utilizzato alcune musiche composte da me.

Trust Me ha ricevuto i finanziamenti adeguati al contrario di Darling. In che modo questo cambiamento ha influenzato il suo modo di lavorare?
È stata dura lavorare su Darling con un budget così limitato. Questa volta abbiamo avuto una migliore organizzazione della produzione e un budget adeguato, e questo mi ha permesso di lavorare con più libertà. Mi è piaciuto anche girare all’interno di studi cinematografici, era la prima volta per me.

Progetti futuri ?
Sto preparando un progetto su un film storico, ambientato a Stoccolma nel 1750. Avrà come protagonista il filosofo francese Voltaire, che è stato un amico della regina di Svezia. Nel mio film racconterò un incontro segreto avvenuto tra i due. Il film sarà girato quasi interamente in inglese e mi piacerebbe avere un cast europeo.

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