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Manuel Alduy • Direttore Cinema del gruppo Canal +

Pre-acquisti, pressione e diversità

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Agli Incontri Cinematografici di Digione, Cineuropa ha dialogato con Manuel Alduy, direttore Cinema del gruppo Canal + da febbraio 2008 (dopo essere stato per due anni direttore delle acquisizioni del cinema francese).

Cineuropa: Canal + è un motore di finanziamento della produzione cinematografica francese. Quale sarà il vostro volume finale di pre-acquisti 2010 e quali sono le tendenze della produzione?

Manuel Alduy: Il volume di pre-acquisti 2010 è nell'ordine di 125 film per Canal + e di una quindicina per TPS nella prima finestra distributiva: la pay tv. Su questi 140 film, CineCinema ne acquisisce un centinaio nella seconda finestra. Quanto alle tendenze, abbiamo sempre un cinema francese molto diversificato, che non ha più tabù riguardo a soggetti o generi: molti lungometraggi d'animazione, dal poliziesco al cinema d'azione, sempre tanti film d'autore, un po' meno commedie (anche se il genere non è trascurato), biopic, lungometraggi documentari… Quest'anno, ci sono stati meno grossi film francesi (sette pre-acquisti nel 2010 di film superiori a 15 M€ di budget contro 10 o 11 degli anni precedenti) e un certo calo della produzione. Abbiamo pre-acquistato più film medi (tra 4 e 7 M€ di budget) rispetto al 2009. E nell'ambito della clausola di diversità (il 17 % del nostro budget francese da spendere in pre-acquisti di film inferiori a 4 M€ di budget), i nostri pre-acquisti 2010 ammontano a una media di 510 000 euro per film, nostro record degli ultimi sei anni.

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Il calo, dal 2009, del livello globale degli investimenti nella produzione francese vi mette maggiormente sotto pressione?
C'è una pressione piuttosto forte che si può illustrare con due cifre. Nel 2010, il budget medio dei film che abbiamo pre-acquistato è calato di circa il 20 % a 6 M€, mentre il nostro pre-acquisto medio è calato solo del 5 % a 1,35 M€. In proporzione, siamo a un livello più alto dell'anno scorso. Questo dimostra il calo dei budget indotto da una certa difficoltà di finanziamento e, in parallelo, la pressione che grava su di noi per mantenere un livello di pre-finanziamento per film molto significativo. Questa evoluzione non può durare a lungo, perché fa gravare la maggior parte del rischio di pre-acquisto esclusivamente sulle spalle di Canal +.

E il pre-acquisto dei film europei non nazionali?
Noi pre-acquistiamo molto poco i film europei che non sono d'iniziativa francese e generalmente sono quelli di grandi autori come Lars von Trier, Almodovar, Alex de la Iglesia... E' molto raro perché si intende che questi film non nazionali trovino il loro pre-finanziamento nel loro paese d'origine. Comprarli dopo è un'altra cosa. La nostra vocazione è di sostenere il pre-finanziamento della produzione francese (il lingua francese e non). Potremmo, d'altronde, non pre-acquistare alcun film francese non francofono giacché i nostri obblighi in materia sono nulli, ma lo facciamo lo stesso per avere dei film.

La decisione di Orange di "cedere" i suoi canali cinema toglie una spina dal fianco di Canal +?
La presenza di Orange non era esattamente una spina nel fianco. Per un po' di tempo, ha creato un piccolo rincaro artificiale su un quarto di film francesi. Ma fondamentalmente, non abbiamo investito di meno, né alzato i nostri prezzi su certe categorie di film a scapito del volume di film pre-acquistati. Ci sono abbastanza progetti per tutti, e per il cinema francese non è stata una vera sfida. Ha alzato un po' il prezzo del cinema americano, in un contesto particolare in cui esso ha più difficoltà a trovare una diffusione televisiva: in tal senso, quindi, andava un po' controcorrente. Ora, Orange ha deciso di trovare un partner per dividere i rischi di questa attività. La Francia è un paese piccolo e pochi paesi arrivano ad avere due piattaforme concorrenti di pay tv basate sul cinema e/o sullo sport.

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