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Philippe Reynaert

Bilancio e prospettive di Wallimage

di 

- Cinérgie ha intervistato il direttore del fondo regionale della Vallonia che ha spiegato come funzionano gli aiuti regionali

Creato a Mons due anni fa su iniziativa della regione, il fondo regionale Wallimage ha lo scopo di sostenere le produzioni girate in Vallonia. La webzine belga "Cinergie" ha intervistato il direttore, Philippe Reynaert. Ecco alcuni brani dell'incontro.

Che cosa sono gli aiuti regionali al cinema?
"Si tratta dell'implicazione, piuttosto recente, delle regioni nella produzione cinematografica. Ancora dodici anni fa, le autorità consideravano il cinema solo da un punto di vista nazionale. Il prendere coscienza della dimensione economica del cinema ha portato a un cambiamento della situazione. E' stata la Germania a lanciare l'idea dei fondi regionali nei "landers". In Europa sono necessarie delle riflessioni sull'aiuto e il sostegno in termini di cultura e sul finanziamento in termini di economia e infrastrutture. In Belgio si è arrivati da poco alla creazione di Wallimage. Che rimane un esempio isolato: se la Regione fiamminga è impegnata con il suo cinema affidandone la gestione alla Comunità fiamminga, la Regione di Bruxelles è assente dal dibattito. Qualche mese fa, sono stato invitato in Italia per illustrare il modello Wallimage e la regione Puglia ha deciso di lanciare un fondo. E' qualcosa di nuovo. Finora l'Europa era divisa in due riguardo agli aiuti regionali: nel Sud regnava la tradizione di offrire location e un supporto logistico, con un ritorno turistico per le regioni; il Nord invece contribuiva economicamente".

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Anche se garante artistico dei film resta il Ministero dei Beni Culturali, è possibile creare delle alleanze regionali?
"Appena sono diventato responsabile di questo fondo regionale vallone, mi sono dedicato alla ricerca degli altri fondi regionali in Europa e al coordinamento di essi. Per mantenere l'equilibrio delle forze nel mondo serve un'Europa vera, che oggi ancora non c'è. Ogni singolo paese non può resistere alla pressione dell'industria americana. Alle industrie culturali servono delle strategie su scala europea. In modo concreto, cinque fondi regionali si sono uniti per presentare un progetto in tal senso presso le autorità del Feder (Fondi delle regioni europee). Abbiamo chiesto di poter scambiare le nostre esperienze e conoscere le rispettive procedure, senza però cancellare le caratteristiche individuali. I fondi che partecipano sono quelli olandese, vallone, tedesco, austriaco e pugliese in Italia. Questi cinque fondi hanno creato un piano "Interreg" (interregionale) che dovrebbe offrire più mezzi per organizzare degli incontri tra i diversi fondi regionali. Penso che questa sia la strada del futuro per il finanziamento del cinema".

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