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Edouard Waintrop • Delegato generale della Quinzaine des réalisateurs

"Una selezione inaspettata ed eccezionale"

di 

- Edouard Waintrop, delegato generale della Quinzaine des réalisateurs, rivela la sua selezione 2015

Edouard Waintrop  • Delegato generale della Quinzaine des réalisateurs

Incontro con Edouard Waintrop, il delegato generale della Quinzaine des réalisateurs, la cui 47a edizione si terrà dal 14 al 24 maggio 2015, nell'ambito del 68° Festival de Cannes.

Cineuropa: Come definirebbe la sua selezione 2015 (vedi news)?
Edouard Waintrop : inaspettata ed eccezionale. Ad esempio è incredibile avere My Golden Years [+leggi anche:
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di Arnaud Desplechin che considero il film francese dell'anno. Ma bisogna anche far coesistere i nuovi talenti e i registi affermati, e la selezione comprende cinque opere prime (tra cui tre giovani donne), cioé più dello scorso anno. E anche se ha già fatto molto parlare di sé, Miguel Gomes aveva realizzato solo tre film prima di Arabian Nights [+leggi anche:
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intervista: Miguel Gomes
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. Ma la Quinzaine non è la Settimana della Critica e il nostro compito è anche quello di mettere nuovamente in luce registi come lo spagnolo Fernando León de Aranoa. 

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Conferma la sua predilezione per il mix di generi con opere dagli stili molto diversi
Quello che ho sempre amato dei festival è il cambiare umore da un giorno all'altro : un giorno si piange, l'altro si ride, si provano emozioni estreme. Ciò ha sempre guidato le mie scelte, non solo da quando curo la Quinzaine, ma come spettatore sin dall'adolescenza. 

Qual è la sua analisi della situazione della produzione cinematografica nei vari territori europei?
Abbiamo visto dei film piuttosto buoni provenienti dall'Europa dell'est, anche se non fanno parte della selezione finale, e credo che alcuni giovani registi si riveleranno negli anni a venire. Va inoltre ricordato che lo svedese Magnus von Horn che abbiamo selezionato con The Here After [+leggi anche:
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intervista: Magnus von Horn
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girato in Svezia, si è formato alla scuola di Lodz e vive a Varsavia. E come ho detto, siamo molto lieti di avere il regista spagnolo Fernando León de Aranoa, che aveva fatto tanto parlare di sé una decina di anni fa con I Lunedì al Sole [+leggi anche:
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. Ha l'abitudine di parlare di argomenti molto seri. In A Perfect Day [+leggi anche:
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intervista: Fernando León de Aranoa
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, parla della guerra, con un umorismo molto particolare e uno sguardo molto personale. Per quanto riguarda l'Italia, al di là delle star che sono molto in forma visti i tre film italiani in concorso a Cannes e L'Ultimo Vampiro di Bellocchio che sarà a Venezia, non abbiamo avuto una grande offerta di registi giovani, ma è forse un problema di sincronizzazione con alcuni film che non erano pronti. Quanto ai giovani britannici, ho avuto tante delusioni nonostante io sia molto appassionato di cinema britannico e abbiamo avuto tre film britannici lo scorso anno.

Come ha gestito l'offerta esagerata di film francesi?
Questo è uno dei punti forti di Cannes perché tutti i film francesi vogliono partecipare. L'anno scorso, il livello era già molto buono e lo è anche questa volta. Non abbiamo problemi a proiettare film francesi straordinari: Garrel, il primo film di Thomas Bidegain, Desplechin, Philippe Faucon. E quelli che non sono a Cannes possono tentare la fortuna a Venezia o a San Sebastian, dove saranno di certo accolti. Non bisogna credere che la vita si fermi se non si arriva a Cannes. Il mondo dei festival è ancora grande e, soprattutto, resta il pubblico da affrontare.

Non è che i tre film che compongono Arabian Nights del regista portoghese Miguel Gomes complicano la programmazione?
No, perché siamo molto rigorosi nella selezione e da due anni abbiamo solo ridotto la selezione per poterci permettere queste cose. Eravamo partiti per 15 o 16 film, e alla fine ne abbiamo inclusi 19 con i tre di Gomes : non è dunque un problema. E dal momento che non saranno proiettati in blocco, ciò darà una sorta di ritmo alla Quinzaine : un appuntamento ogni due giorni con un episodio di Arabian Nights

Ha scelto film di registi che siamo abituati a vedere in concorso sulla Croisette, a Venezia o a Berlino? Cosa ne pensa?
Ci sono scelte che trovo abbastanza strane, ma tanto meglio, non mi lamento. Se per caso abbiamo escluso alcuni film, li abbiamo poi sostituiti con film altrettanto forti. E non è stata la Selezione Ufficiale che ce li ha forniti, sono stati i registi stessi, i loro produttori e talvolta i venditori. Perché la Quinzaine sembra guadagnare in credibilità, hanno deciso che era meglio per alcuni film essere inclusi qui piuttosto che in un'altra sezione di Cannes, per esempio, o in un altro festival fuori dalla Francia.

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(Tradotto dal francese)

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