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Riccardo Tozzi • Produttore

Un'avventura durata 14 settimane

di 

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intervista: Marco Tullio Giordana
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di Marco Tullio Giordana

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Qual è la genesi del film?
Riccardo Tozzi: Da molto tempo volevamo fare un film con Marco Tullio Giordana. Ma era sempre impegnato in progetti con altri produttori. Poi, all’inizio dello scorso anno, Marco Tullio mi ha raccontato lo spunto di Quando sei nato non puoi più nasconderti, col suo specialissimo titolo derivante dal libro di Maria Pace Ottieri. Abbiamo subito capito che avevamo trovato quel che cercavamo. Una storia di ragazzi, un’avventura nel corso della quale avviene una crescita che cambia i giovani protagonisti e scuote il mondo degli adulti. Una storia personale che permette di toccare attraverso la verità dei personaggi, un lembo del grande mondo in cui si muovono.

Come avete organizzato il lavoro di produzione?
Abbiamo deciso con Marco Tullio la data di uscita del film e, a ritroso fatto una tabella di marcia per la sceneggiatura e le riprese. In tutto questo processo Rai Cinema, già decisiva per il successo de La meglio gioventù [+leggi anche:
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, ci è stata vicina con intelligenza imprenditoriale e capacità di comprendere le particolarità del progetto. Rulli e Petraglia, scelta naturale per la scrittura, hanno lavorato velocemente, con l’intesa sperimentata con Marco Tullio nel film precedente: prima dell’estate avevamo una bella sceneggiatura, appena un po’ lunga.

Quali sono stati i problemi da affrontare?
Il film si annunciava complicato: un terzo dell’azione si svolgeva in mare, un luogo difficile per le riprese. All’inizio pensavamo di girare nelle famose piscine cinematografiche di Malta, ma poi abbiamo capito che la complessità dell’apparato avrebbe condizionato Marco Tullio, costringendolo nelle inquadrature e privandolo della libertà di cui aveva bisogno per lavorare col bambino. Così abbiamo deciso di andare per mare, dal vero, in Grecia e nelle coste pugliesi. Avevamo lo yacht, un bellissimo Swan, la "carretta del mare", un barcone per le comparse, le barche per trasbordarle, la barca per le macchine da presa, le barche per la sicurezza e i collegamenti con la terra: un angolo del porto di Gallipoli era la base della nostra flotta. Il tempo è stato favorevole e non abbiamo avuto "naufragi", ma le riprese sono durate 14 settimane. Il film è costoso, e non avremmo potuto realizzarlo se oltre alla decisiva partecipazione di Rai Cinema come coproduttore e distributore (con 01 Distribution), non avessimo concluso accordi di coproduzione in Francia e in Inghilterra e di vendita internazionale.

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