11/01/2007

L’attore lussemburghese Jules Werner ha frequentato la prestigiosa Guildhall School of Music and Drama di Londra e ha lavorato per cinema e teatro sia in patria che all’estero. Attualmente è impegnato nel prossimo film di Paul Kieffer, Nuits d’Arabie in Algeria. Cineuropa lo ha incontrato prima della sua partenza.

Cineuropa: Che tipo di progetti cinematografici l’attirano?
Jules Werner: Una cosa che il cinema non dovrebbe mai perdere è l’essere una forma di intrattenimento. Questo è molto importante. Allo stesso tempo, però, l’intrattenimento non deve necessariamente significare banale divertimento di massa o mero lavoro. Dovrebbe cercare di essere innovativo e sorprendente, ma, allo stesso tempo, non diretto soltanto a quella piccola parte della popolazione a cui piace sedersi in un angolo e fare discorsi impegnati.

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Perché un regista dovrebbe sceglierla per il suo progetto?
È una domanda difficile. Penso che quello che faccio, lo faccio bene. Penso di avere la quantità giusta di talento, combinata con le competenze tecniche e quello che ho imparato con l’esperienza e a scuola di recitazione. Oltre a questo, per il film che sto girando attualmente, Paul Kieffer mi ha scelto perché abbiamo lavorato insieme a teatro e ci capiamo bene, e quando ha scritto la sceneggiatura ha pensato a me.

E poi le Shooting Stars…
…è una specie di “prossimo passo”. Prima ti notano nel tuo paese, e ora c’è questa specie di passo verso l’esterno.

Dove ti vedi fra un anno, con l’esperienza delle Shooting Stars alle spalle?
Come attore non sai mai dove sarai. Potrebbe essere parte di ciò che fai, un contatto che hai, un regista che incontri [a cambiare tutto]. Questo rende interessante il mio lavoro, e spaventoso allo stesso tempo. La cosa bella delle Shooting Stars è che ti permette di spingere un po’ la tua sorte. Molto dipende dalla fortuna, ma in questo caso vieni un po’ aiutato.