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CANNES 2009 Quinzaine des Réalizateurs

Yuki and Nina, un nuovo inizio

di 

Dopo la giornata di apertura, monopolizzata da Tetro [+leggi anche:
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, atteso ritorno di Francis Ford Coppola, il secondo giorno della Quinzaine des Réalizateurs a Cannes, è continuato ieri con la proiezione di Yuki and Nina [+leggi anche:
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, co-produzione franco-giapponese diretta dal regista di Hiroshima Nobuhiro Suwa e dall’attore/regista francese Hippolyte Girardot.

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Suwa, già autore della storia di una coppia sull’orlo della separazione A Perfect Couple [+leggi anche:
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(2005), torna allo stesso tema, questa volta dal punto di vista di una bambina di nove anni, Yuki (Noë Sampy), che sta per trasferirsi in Giappone con la madre giapponese e lasciare il padre francese (Girardot) e la sua migliore amica, Nina (Arielle Moutel).

Yuki e Nina (anch’essa figlia di genitori divorziati) cercano in tutti i modi di far riavvicinare i genitori di Yuki, ma scoprono presto che la realtà non assomiglia al lieto fine delle fiabe. Oscillando tra situazioni della realtà (che non capiscono) ed il mondo della fantasia, alle bambine non resta che una sola opzione: fuggire da Parigi. Ma le circostanze le porteranno a perdersi nella foresta.

Metafora di un nuovo inizio, la foresta diventa la frontiera magica tra Francia e Giappone, nella quale Yuki, che all’inizio si perde, decide di andare avanti e accettare l’ormai inevitabile trasferimento. Da qui, il film cambia registro, passando da un plot realistico ad atmosfere più liriche, e molte parti, più che mostrate esplicitamente, vengono solo suggerite.

Secondo Girardo: “Nella realizzazione del film la foresta è divenuta anche per noi un ‘luogo magico’. Suwa ed io eravamo soli, senza punti di riferimento, sperduti e in cerca del nostro film”.

Il risultato della loro ricerca è un film che, come le sue piccole protagoniste, ha due identità, e combina elementi del cinema asiatico e francese. Riprese lunghe e fisse danno al film un ritmo contemplativo nel quale il silenzio ha un suo ruolo, ma, allo stesso tempo, l’approccio poetico viene combinato con scene più eloquenti, che esplorano il dramma del divorzio senza però trasformarlo in una storia deprimente dagli irreparabili danni.

Yuki and Nina è co-prodotto da Comme des Cinémas, Les Films du lendemain, Arte France Cinéma e dalla giapponese Bitter End. Al Marché di Cannes è inserito nella line-up del rivenditore internazionale Films Distribution.

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(Tradotto dall'inglese)

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