15/10/2009

L’autunno porta nelle sale portoghesi molti titoli già visti quest’anno nelle vetrine internazionali. In attesa dell’uscita novembrina di Ne change rien [+leggi anche:
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scheda film], ritratto di Jeanne Balibar ad opera di Pedro Costa (Midas Filmes) — passato a Cannes nella Quinzaine des Réalizateurs a maggio — un altro titolo di Cannes, in Un Certain Regard, esce oggi nelle sale per Lusomundo: To Die Like a Man [+leggi anche:
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scheda film] di João Pedro Rodrigues. Il film segna il ritorno di Rodrigues — già enfant terrible del cinema portoghese — dopo il successo internazionale del suo debutto O Fantasma e l’incerto Odete [+leggi anche:
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scheda film].

Tra commedia musicale, melodramma e tragedia, To Die Like a Man è la storia di Tonia, travestito schiacciato dai pregiudizi del figlio (nato da una relazione eterosessuale giovanile) e dalle pressioni del fidanzato, che vuole che si operi e diventi donna. Le convinzioni religiose di Tonia non gli consentono di completare la trasformazione, fino alla decisione finale di accettare la sua sorte e, come da titolo, "morire da uomo".

Rodrigues, co-autore dello script insieme a Rui Catalão, descrive la sua opera come un "film bellico". E tale è il suo ritratto di una persona in guerra con se stessa e con le aspettative della società. Ispirato alla vita di un famoso travestito (che aveva già ispirato il libro di António Lobo Antunes), il film non è però un biopic ma un’incursione nella commedia musicale e nel melò — genere caro a Rodrigues e ad altri filmmaker che hanno lavorato a temi simili, come Fassbinder e Almodóvar.

Prodotto da Maria João Sigalho (Rosa Filmes), To Die Like a Man è stato co-prodotto dalla francese Ad Vitam e sviluppato nell’Atelier del Festival di Cannes 2007.

(Tradotto dall'inglese)