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INDUSTRIA Italia

Pirateria e downloading illegale, allarme rosso a Sorrento

Un fatturato dimezzato dal 2004 ad oggi e circa 1.000 videoteche costrette a chiudere negli ultimi 20 mesi. Queste le conseguenze di un sempre più diffuso downloading illegale di opere audiovisive protette da diritto d’autore associato alla congiuntura economica negativa.

L'evoluzione tecnologica e l'ampia diffusione della banda larga hanno fatto esplodere il fenomeno del file-sharing illegale di film e musica. L'ANVI Confesercenti (associazione nazionale videonoleggiatori italiani) ha chiamato in causa l'Autorità Garante per la Concorrenza ed il Mercato: "In Italia la materia dei siti internet di condivisione di opere protette dal diritto di autore non è espressamente prevista dalla legge e quindi gli operatori del settore si trovano a dovere fronteggiare avversari non chiaramente identificabili che operano al di là di ogni previsione normativa", spiega l’ANVI.

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Alle Giornate Professionali di Cinema in corso a Sorrento si lancia l'allarme: la pirateria è “un male che crea un danno che potrebbe diventare irreversibile”, dice Paolo Protti, presidente dell'Anec (l'associazione degli esercenti). Secondo una ricerca Fapav- Ipsoa le opere audiovisive vengono "rubate" prevalentemente in sala, soprattutto per la parte audio, mentre il video viene messo in rete dall'estero. I tempi di diffusione sono rapidissimi, quasi la metà dei film viene piratata 24 ore dopo l'uscita in sala e il 6% ancor prima che esca in sala. Tarak Ben Ammar, a Sorrento per presentare la line up della sua Eagle Pictures esprime preoccupazione: “In Italia ci vuole una legge come quella sul downloading illegale voluta in Francia dal presidente Sarkozy e approvata di recente (leggi news). Tutti insieme – distributori, produttori, esercenti – possiamo chiedere al governo italiano una legge come quella francese”.

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