20/01/2010

L’industria cinematografica inglese è riuscita a sopravvivere alla recessione globale del 2009, come evidenziano i dati pubblicati di recente dallo UK Film Council (UKFC).

La spesa totale per il 2009 è stata di 956.9 milioni di sterline, il 56% in più rispetto al 2008, l’investimento interno è stato di 752.7 milioni di sterline e il cinema britannico indipendente ha ottenuto uno share di mercato dell’8.5%, il più alto del decennio.

La produzione indipendente è però scesa a 71 titoli, contro i 77 del 2008 ed uno share generale per i lungometraggi inglesi (film britannici indipendenti e film britannici prodotti col supporto statunitense) dimezzato, ovvero il 16.5% contro il 31.1% del 2008.

Il maggiore successo dell’anno è stato la co-produzione britannico-statunitense Harry Potter e il principe mezzosangue [+leggi anche:
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scheda film], con 50.72 milioni di sterline. La produzione britannica The Millionaire [+leggi anche:
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intervista: Danny Boyle
scheda film] è al quinto posto con 31.66 milioni di sterline.

John Woodward, Direttore generale dello UKFC ha dichiarato: “L’industria cinematografica inglese sta sopportando bene la recessione. I dati dei botteghini e degli investimenti interni mostrano insieme come il cinema britannico sia tornato in voga, e abbia aiutato a sostenere i posti di lavoro e a promuovere il nostro cinema a livello internazionale. Gli spettatori inglesi stanno scegliendo quello che vogliono: vedere grandi film-evento, molti dei quali basati su talenti inglesi e realizzati nel Regno Unito grazie ai nostri affidabili incentivi fiscali per il cinema”.

“Quello che è particolarmente incoraggiante è che la voglia di cinema britannico low budget, prodotto in maniera indipendente, sta tornando a crescere nonostante il fenomeno dei blockbuster. In un periodo nel quale i budget vengono ridotti drasticamente e i finanziamenti per la produzione sono difficili da reperire, è importante capire che molti di questi film vengono supportati con sussidi pubblici di UKFC, BBC Films e Film4. Per questa ragione, mai come adesso il sostegno pubblico al cinema è stato così forte”.

(Tradotto dall'inglese)