email print share on Facebook share on Twitter share on LinkedIn share on reddit pin on Pinterest

BERLINALE 2010 Panorama / Italia

Due vite per caso, lo Sliding Doors di un ragazzo in balìa del destino

di 

Come raccontare le frustrazioni, il disagio di una generazione a cui dicono di avere “tutta la vita davanti”, ma che puntualmente si ritrova ad attendere, in balia del destino o della società? L’esordiente Alessandro Aronadio, studi in psicologia con tesi sul doppio nel cinema di Cronenberg, lo fa inventando per il suo protagonista, Matteo, un inquieto Sliding Doors.

Il ragazzo, interpretato da Lorenzo Balducci, sta accompagnando in ospedale il suo migliore amico, che si è appena tagliato un dito al pub “Aspettando Godard” (e gli omaggi alla Nouvelle Vague non finiscono qui: si vede anche il finale de I 400 colpi): complice l’asfalto bagnato, Matteo tampona l’auto di due poliziotti in borghese, che non la prendono bene, in un’escalation di botte da orbi e pistole puntate in faccia. L’avvocato (cameo del giornalista/ sceneggiatore Andrea Purgatori) consiglia di non denunciarli, tanto la polizia “farebbe quadrato”, e così in questo giovane “a modo”, che nel frattempo si è messo con la barista più carina del “Godard” (Isabella Ragonese), monta una rabbia che gli scava dentro, sobillata anche dall’ambiguo Ivan (Ivan Franek), losco figuro conosciuto in questura.

(L'articolo continua qui sotto - Inf. pubblicitaria)

E se Matteo avesse frenato in tempo? Niente tamponamento, la vita di tutti i giorni, il solito lavoro malpagato in un vivaio, l’incontro con una giovane di buona famiglia (Sarah Felberbaum). La decisione di diventare carabiniere, “purché ti dia una scossa”, gli dice il padre, che negli occhi del figlio legge quel “tirare avanti” da cui lui è sempre fuggito.

Spazio per le scelte, sembra dire Aronadio, ce n’è sempre meno: “È il destino, la società, il caso, che finisce per decidere al posto suo”, spiega il regista. Sono Due vite per caso [+leggi anche:
trailer
scheda film
]
, quelle di Matteo, destinate ad intrecciarsi in un epilogo che guarda – pur lontano dalle tentazioni dell’instant- movie – ad alcuni fatti drammatici della cronaca italiana, agli attimi in cui – tra le strade di Genova durante il G8 come fuori da un autogrill – vittima e carnefice si saranno guardati negli occhi, forse riconoscendosi, “lo stesso identico umore, ma la divisa di un altro colore”.

Prodotto dalla A Movie Productions di Anna e Sauro Falchi, Due vite per caso uscirà in Italia ad aprile, distribuito da Lucky Red.

(L'articolo continua qui sotto - Inf. pubblicitaria)

Ti è piaciuto questo articolo? Iscriviti alla nostra newsletter per ricevere altri articoli direttamente nella tua casella di posta.

Privacy Policy