26/04/2010

I Premi del cinema tedesco, i cosiddetti Lola, organizzati dall'Accademia del cinema tedesco e consegnati venerdì sera al FriedrichstadtPalast di Berlino, hanno segnato il trionfo del magnifico Il nastro bianco [+leggi anche:
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intervista: Michael Haneke
scheda film] del maestro austriaco Michael Haneke, a coronamento di un brillante percorso cominciato con la Palma d'oro di Cannes, cui si sono aggiunti, tra i tanti riconoscimenti, una nomination all'Oscar e tre EFA, tra cui quello del miglior film europeo.

Il nastro bianco, thriller rurale in bianco e nero che illustra tutte le sfumature del male attraverso gli abitanti di un piccolo villaggio nella Germania del 1913, ha ricevuto il premio d'oro del miglior film, quelli della migliore regia e della migliore sceneggiatura (ad Haneke), e quello del miglior attore (Burghart Klaußner) e della migliore attrice non protagonista (Maria-Victoria Dragus). Il film ha dominato anche nelle categorie tecniche: fotografia (Christian Berger), scenografia (Christoph Kanter), costumi (Moidele Bickel), trucco (Waldemar Pokromski e Anette Keiser) e suono (Guillaume Sciama e Jean-Pierre Laforce).

L'argento del miglior film è stato attribuito al raffinato thriller giudiziario e morale Storm [+leggi anche:
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intervista: Alexander Fehling
intervista: Hans-Christian Schmid
scheda film] di Hans-Christian Schmid (finalista del Premio LUX 2009 del Parlamento europeo), che ha ottenuto anche il Lola del miglior montaggio (Hansjörg Weißbrich) e quello della migliore musica (The Notwist).

Il bronzo è andato al cupo e sconvolgente When We Leave [+leggi anche:
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intervista: Feo Aladag
intervista: Feo Aladag
scheda film] di Feo Aladag, presentato a febbraio nella sezione Panorama della Berlinale. Questo film su una madre turco-tedesca è valso anche il premio della migliore attrice a Sibel Kekilli.

Il documentario Das Herz von Jenin di Marcus Vetter e Leon Geller e il film per ragazzi Vorstadtkrokodile di Christian Ditter hanno vinto nelle rispettive categorie.

La lista dei vincitori è completata dal premio del miglior attore non protagonista assegnato a Justus von Dohnanyi per la sua performance nel popolare Männerherzen [+leggi anche:
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scheda film] di Simon Verhoeven.

(Tradotto dal francese)