Álmodovar e Bayona, per “un cinema europeo di qualità”
Sono state annunciate questa settimana due ambiziose produzioni spagnole che si collocheranno indubbiamente tra le più importanti della prossima stagione, e non solo in Spagna. La prima di queste è il diciottesimo lungometraggio di Pedro Álmodovar, il cui titolo provvisorio è La piel que habito e che segnerà il ritorno, dopo 21 anni, di Antonio Banderas sul set del maestro mancego. L'altra è la seconda pellicola di J. A. Bayona, Lo imposible, con un cast capeggiato dallo scozzese Ewan MacGregor e la anglo-australiana Naomi Watts. Entrambe le produzioni cominceranno ad essere girate la prossima estate.
Álmodovar ha definito la sua nuova sceneggiatura "una storia di terrore, ma senza grida né spavento". Non sono stati forniti altri dettagli sul cast, oltre alla presenza di Banderas, né sulla struttura della produzione di questo film. Il suo lavoro precedente, Gli abbracci spezzati [+leggi anche:
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scheda film], era prodotto, come tutti i suoi film, dalla sua compagnia, El Deseo, in coproduzione con la statunitense Universal. Tutto sembra indicare che La piel que habito seguirà il consueto schema di lancio del regista, con un'uscita in Spagna a inizio primavera, in questo caso nel 2011, per un passaggio successivo a Cannes.
Dal canto suo, J. A. Bayona comincerà ad agosto le riprese di Lo imposible, un dramma basato su fatti reali sullo sfondo dello tsunami che devastò le coste della Thailandia nel 2004. Le riprese si svolgeranno inizialmente ad Alicante e si trasferiranno in Thailandia ad ottobre.
Come dichiarato dallo stesso Bayona, questo film “è una sfida a realizzare in Spagna un cinema europeo ambizioso, di qualità e competitivo sul mercato internazionale". La produzione è infatti completamente spagnola, attraverso Álvaro Augustin per Telecinco Cinema ed Enrique López Lavigne e Belen Atienza per Apaches Entertainment.
Per questo film, Bayona tornerà a lavorare con gran parte della squadra tecnica di El orfanato [+leggi anche:
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scheda film], come lo sceneggiatore Sergio Sánchez, la direttrice di produzione Sandra Hermida, il direttore della fotografia Oscar Faura, la montatrice Elena Ruiz e il compositore Fernando Velázquez.
(Tradotto dallo spagnolo)
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