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Il cinema finnico guarda avanti

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- L’industria del cinema finlandese è sempre più volta oltre i suoi confini territoriali, così come fuori da quelli della regione nordica in sé.

FINLANDIA: DATI PRINCIPALI
Popolazione: 5,3 milioni
Biglietti venduti nel 2009: 6,7 milioni
Quota di mercato dei film locali 2009: 15%
Film finlandesi usciti nel 2009: 15
Budget medio: €1,4 milioni

Il cinema finnico guarda avanti
L’industria del cinema finlandese è sempre più volta oltre i suoi confini territoriali, così come fuori da quelli della regione nordica in sé. Questa tendenza verso l’esterno è stata alimentata dalle limitazioni del mercato nazionale, dalle ambizioni artistiche di produttori e registi e da una rete cinematografica sempre più ricca di talento.

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Aki Kaurismäki, il regista finlandese più acclamato e famoso a livello internazionale, sta attualmente lavorando in Francia al suo tanto atteso nuovo film Le Havre, girato completamente in lingua francese. Lo scorso inverno, la rivelazione Saara Saarela è stata ingaggiata come regista del film francese La Vénitienne in cui recita la star Thierry Frémont. Nei prossimi mesi, Ilkka Järvilaturi (History is Made at Night) dirigerà Tony Leung nel film d’azione cinese Kiss, His First mentre Antti J. Jokinen (The Resident) e Renny Harlin, ormai di casa a Hollywood porteranno grandi produzioni internazionali in Finlandia, rispettivamente il colossal da 16 milioni di euro Nicolas North con Julianne Moore ed il film storico da €13 milioni di euro Mannerheim.

Petri Kemppinen, responsabile della produzione della Fondazione Cinema Finlandese, ha confermato il fatto che oggi, sempre più film finlandesi si avvalgono dei finanziamenti internazionali. Ben 7 su 20 film in uscita quest’anno sono delle co-produzioni. Tra i paesi europei, la vicina Svezia così come l’Estonia e la Norvegia sono quelli più attivi dal punto di vista della collaborazione, ma anche la Germania non è da meno. Tra i nuovi partner vi sono invece Irlanda ed Italia.

Un mercato nazionale limitato Diversi sono i fattori che possono spiegare la tendenza alla co-produzione cinematografica che, negli ultimi tre anni è andata crescendo in Finlandia. In primo luogo, persone di talento e produttori con grandi ambizioni artistiche che si trovano a dover far fronte ad un mercato che va troppo stretto. Produrre un film di successo non è tra le maggiori ambizioni dei finlandesi (la media annuale di ingressi è pari all’1.3% a persona) e solo alcuni tra i titoli locali, tra le 15-20 nuove uscite annuali, trovano posto nella Top20 dei più visti. Sebbene la Finlandia avesse beneficiato di una più ampia fetta di mercato nazionale negli ultimi tre anni, con un incremento del 23% registrato nel 2008, nel 2009 la percentuale è scesa ai livelli del 2005 con uno scarso 15%. Nel 2009, la più grande produzione nazionale è stata quella del film gangster Hellsinki [+leggi anche:
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di Aleksi Mäkelä (più di 256.000 biglietti venduti), prodotto dalla Solar Films, il ‘Working Title’ finlandese. Altri tre film che hanno ottenuto successo a livello nazionale e hanno anche attirato l’attenzione dei festival internazionali sono stati: la farsa coniugale di Mika Kaurismäki The House of Branching Love [+leggi anche:
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, il dramma giovanile di Dome Karukoski Forbidden Fruit [+leggi anche:
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e Letters to Father Jacob [+leggi anche:
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di Klaus Härö .

Generi cinematografici ed animazione Nel frattempo, la crisi economica ha rese sempre più difficile la raccolta di fondi sul mercato nazionale, costringendo i produttori con grandi progetti (ovvero con un budget superiore al milione e mezzo di euro) a cercare finanziamenti all’estero. È il caso del fantasy Rare Exports (co-prodotto con Norvegia, Svezia e Francia) con un budget di 2 milioni di euro e del progetto sci-fi Iron Sky (co-prodotto con la Germania) del valore di 5 milioni di euro. Nel campo dell’animazione, i film finlandesi prodotti in collaborazione, e con i finanziamenti europei, hanno avuto grande successo sul mercato internazionale (Niko & the Way to the Stars [+leggi anche:
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ha venduto più di 1,6 milioni di biglietti in tutto il mondo). Numerosi sono i progetti in arrivo, dal film finnico-polacco Moomin and the Comet Chase, proiettato per la prima volta a Cannes, a The Magic Crystal, co-prodotto con Belgio ed Italia. Oltre al campo dell’animazione, grande successo anche per i documentari come Freetime Machos di Mika Ronkainen e Reindeerspotting di Joonas Neuvonen, presenti anche sul mercato internazionale accanto a film di autori come Aleksi Salmenperä (Bad Family [+leggi anche:
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), Klaus Härö (Letters to Father Jacob [+leggi anche:
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) e film di genere (Sauna [+leggi anche:
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di AJ Annila. In generale, nell’ultima decade i produttori finlandesi sono cresciuti a livello di networking e sistemi finanziari europei. Cannes sarà ancora una volta l’opportunità di creare nuove relazioni con partner stranieri.

I CINQUE NUOVI REGISTI DA SEGUIRE - Marja Pyyköö (35). Marja, figlia di una delle più famose assistenti di regia finlandesi Nadja Pyykkö, calca i set cinematografici sin da quando aveva 14 anni. Il suo primo cortometraggio Run, Sister Run (Solar Films), ha già ricevuto critiche positive sebbene la sua uscita nelle sale cinematografiche sia prevista per il 20 agosto 2010.
- Jalmari Helander (34). Il suo lungometraggio di debutto Rare Exports è un fantasy che rivista il mito di Babbo natale e si basa su due corti di culto. La produzione, targata Cinet Film uscirà in Finlandia sotto Natale (Kinology).
- Zaida Bergroth (33). Diplomata alla scuola di cinema FAMU di Praga, il suo primo lungometraggio Last Cowboy Standing [+leggi anche:
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ha vinto il premio per la Miglior Sceneggiatura ai Jussi Awards del 2009 (M-Appeal).
- Joonas Neuvonen (30). Prodotto in un anno dalla Bronson Club, il suo lungometraggio di debutto Reindeerspotting, racconta di un tossicodipendente, vera e propria sorpresa nel panorama cinematografico finlandese (Autlook Film Sales).
- Saara Cantell (42). Il suo secondo lungometraggio Heartbeats (2009) racconta in presa diretta la storia di sette donne e dei loro destini. Questo lavoro ha vinto il premio Film Baltico all’ultimo Festival del Cinema nordico tenutosi a Lubecca.

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