30/06/2010

Nella sua ultima tornata di supporti di produzione, lo Swedish Film Institute (SFI) ha assegnato 28.1 milioni di corone svedesi (circa 3.2 milioni di euro) a dieci nuovi lungometraggi, fra i quali gli ultimi progetti di Björn Runge, Lars von Trier, Pål Stelaune e Jens Lien.

Lo stanziamento maggiore, 7 milioni di corone (circa 732.000 euro), è andato a Happy End di Runge, scritto dall’affermato sceneggiatore danese Kim Fupz Aakeson e prodotto dalla divisione svedese di Zentropa, la Trollhättan Film. Il film narra la storia di persone con poco in comune — un istruttore di guida con un figlio con problemi mentali e una giovane colf che vive con un uomo autoritario — il cui incontro sarà fondamentale per le loro vite.

Due pellicole commerciali svedesi prodotte da Sonet Film hanno ricevuto 6 milioni di corone (circa 630.000 euro) ciascuna: il thriller di Kjell Sundvall Jägarna 2 e il dramma di Lena Koppel Hur många lingon finns det i världen, liberamente tratto da una piece di successo.

La scrittrice e regista Alexandra-Therese Keinig ha ricevuto 3.5 milioni di corone (366.000 euro) per Kyss Mig, storia della giovane Mia, che si pone domande sulla sua sessualità quando si innamora della sorellastra. Lebox Produktion è il produttore.

Atmo (Metropia) ha ricevuto 2.750.000 milioni di corone per Apflickorna, descritto come “un western moderno su potere, sesso e animali”, per la regia di Lisa Aschan. Iris di Ulrika Bengts (Street Movies) parla invece di relazioni genitori-figli.

SFI ha supportato inoltre due film norvegesi — Theory and Practice [+leggi anche:
trailer
scheda film] di Lien, co-prodotto con la svedese Göta Film International, ed il thriller di Sletaune Babycall, con Noomi Rapace, co-prodotto con la svedese Bob Film — e il danese Melancholia di Trier, co-prodotto con la svedese Memfis Film International.

(Tradotto dall'inglese)