15/07/2010

Mentre il Governo deve ancora esprimersi sulla conferma e il rifinanziamento, per il prossimo anno, della normativa in materia di tax credit e tax shelter, il “sistema cinema” italiano va avanti dando per definitivamente acquisite queste due conquiste. “Oggi, a metà luglio, non sappiamo se le misure saranno rinnovate. E un’industria seria non può andare avanti così, ha bisogno di programmazione”, lamenta Paolo Ferrari, presidente di ANICA. Gli fa eco (“È una situazione delicata, parliamo di qualcosa che oggi c’è, ma che non sappiamo se ci sarà in futuro”) Francesco Gesualdi, presidente della Fondazione Roberto Rossellini per l’Audiovisivo e direttore dell’advisory board del neonato Sportello Cinema che proprio la Fondazione ha deciso di attivare per agevolare i produttori nella ricerca di finanziamenti pubblici e privati.

Di tax shelter, soprattutto esterno, in questi giorni si parla molto, complice l’annuncio della partecipazione di Intesa Sanpaolo alla “cordata produttiva” di This Must Be the Place di Paolo Sorrentino. Ma l’argomento, come altri aspetti finanziari, rischia di risultare ostico persino agli occhi dei diretti interessati. Obiettivo dello Sportello è proprio quello di chiarire le idee: segnalando tutte le forme di sostegno alla produzione da parte di Regioni, Stato e Unione Europea; analizzando le varie iniziative destinate al finanziamento e illustrandone le potenzialità in particolare alle imprese “esterne” interessate ad investire nel cinema; assistendo le società di produzione nella presentazione di progetti ad investitori esterni, e aggiornandole sulla costante evoluzione del quadro normativo.

Tre le aree di attività: artistico-produttiva (col coordinamento del produttore Alessandro Silvestri, anche responsabile dell’intero progetto), economico-finanziaria (affidata per la sezione fiscale a Gian Marco Committeri e per quella di Finanze e Banche a Luigi Sacco), e legale (responsabile Bruno della Ragione).

Slogan dello Sportello, “Utile al cinema. Utile a chi lo finanzia”. Mario La Torre, componente (con il regista Giuliano Montaldo e il dirigente del MiBAC Francesco Ventura) dell’advisory board, sarebbe stato ancora più diretto: “Avevo proposto ‘utili a chi lo finanzia’, per sfatare il luogo comune secondo cui il cinema sarebbe un investimento a fondo perduto”.

Sul sito si potrà accedere ad una serie di strumenti utili, come le banche dati Cinema Lex (raccolta normativa di tutti i provvedimenti che riguardano il cinema e l’audiovisivo) e Cinema & Finanza (sofisticato motore di ricerca su tutte le tipologie di finanziamento).

Inoltre Sportello Cinema assiste le società di produzione nell’elaborazione di un Dossier di presentazione, destinato a semplificare i rapporti con le distribuzioni e società televisive, così come quelli con potenziali finanziatori esterni.

Tra i requisiti indispensabili per poter accedere allo Sportello (accessibile al momento solo a società e professionisti residenti nella Regione Lazio, promotrice del progetto, e nella Regione Piemonte che ha aderito all’iniziativa), l’iscrizione della casa di produzione al MiBAC e ROC (Registro degli Operatori della Comunicazione) e un Capitale sociale minimo interamente versato ed un Patrimonio netto pari almeno a 40mila euro.