19/07/2010

Dal presidente della Repubblica al ministro della Cultura, reazioni e omaggi si sono moltiplicati in Francia dopo l'annuncio, sabato 17, della scomparsa all'età di 63 anni dell'attore, regista e scrittore Bernard Giraudeau. Dal cinema popolare ai film d'autore, l'attore, che da dieci anni lottava contro la malattia, ha condotto dal 1973 al 2005 una carriera sul grande schermo che include circa 50 lungometraggi (di cui due da regista). E' stato nominato quattro volte al César del miglior attore non protagonista per Le toubib di Pierre Granier-Deferre nel 1980, Ridicule di Patrice Leconte nel 1995, Le fils préféré di Nicole Garcia nel 1997 e Une affaire de goût di Bernard Rapp en 2001.

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Cominciata con Deux hommes dans la ville di José Giovanni al fianco di Jean Gabin e Alain Delon, la carriera di Bernard Giraudeau decollò a inizio anni '80 e l'attore s'impose come una garanzia al box-office con film popolari come Les spécialistes e Viens, chez moi j’habite chez une copine di Patrice Leconte, e Rue barbare di Gilles Béhat. Parallelamente, si distinse in opere d'autore come Passione d'amore di Ettore Scola, Hécate di Daniel Schmid e L'Homme voilé di Maroun Bagdati (in concorso a Venezia nel 1987).

Proseguì il suo percorso con Une autre vie di Olivier Assayas (1993), Gouttes d'eau sur pierres brûlantes di François Ozon (in concorso a Berlino nel 2000), e La petite Lili di Claude Miller e Ce jour-là di Raoul Ruiz, due titoli in concorso a Cannes nel 2003. Bernard Giraudeau diresse anche due lungometraggi di finzione cinematografica: L'autre (nominato al César 1991 della migliore opera prima) e Les caprices du fleuve (due nomination ai César 1997 per la fotografia e la musica).

(Tradotto dal francese)