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FESTIVAL Germania

I film tedeschi a Toronto

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La Germania è ben rappresentata al 35mo Festival di Toronto (9-19 settembre), con le ultime opere di autori locali di fama internazionale e soprattutto un gran numero di coproduzioni.

La sezione Presentazioni speciali proporrà il nuovo film di Chris Kraus (autore di Quattro minuti [+leggi anche:
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), una coproduzione tra Austria ed Estonia in cui, alla vigilia della Prima guerra mondiale, la giovane figlia di un inquietante scienziato tedesco nasconde e cura un anarchico estone. Nella stessa sezione figura la coproduzione Cirkus Columbia [+leggi anche:
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intervista: Danis Tanovic
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del regista bosniaco premio Oscar Danis Tanovic, e Au fond des bois [+leggi anche:
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di Benoît Jacquot, coprodotto con la Francia, oltre alla coproduzione con il Canada Whistleblower di Larysa Kondracki.

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Nella celebre sezione Cinema mondiale contemporaneo, Tom Tykwer presenterà il suo ultimo progetto, Three [+leggi anche:
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, che arriverà direttamente dalla competizione veneziana. Il film, interpretato da Sophie Rois, Sebastian Schipper e Devid Striesow, racconta di una coppia un po' sconnessa che avvia, ognuno per conto proprio, una relazione segreta con una terza persona. Glückliche Fügung/Blessed Events di Isabelle Stever (autrice di Erste Ehe/ Portrait of a Married Couple e Gisela), figura nella stessa sezione, così come una lunga serie di coproduzioni tedesche, tra cui 22nd of May del belga Koen Mortier, Black Ocean [+leggi anche:
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di Marion Hänsel (anche coproduttrice per il Belgio del film di Tanovic), Home For Christmas [+leggi anche:
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intervista: Bent Hamer
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del norvegese Bent Hamer, The human Resources Manager dell'israelinao Eran Riklis (La sposa siriana, Il giardino di limoni [+leggi anche:
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), il film in concorso a Berlino The Hunter [+leggi anche:
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dell'iraniano Rafi Pitts (leggi la news), il candidato alla Palma cannense My Joy [+leggi anche:
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di Sergei Loznitsa, La solitudine dei numeri primi [+leggi anche:
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intervista: Luca Marinelli
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dell'italiano Saverio Costanzo, Tender Son - The Frankenstein Project dell'ungherese Kornél Mundruczó e Womb [+leggi anche:
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del suo talentuoso connazionale Benedek Fliegauf.

Da citare anche alcune coproduzioni in programma nella sezione Visions: Brownian Movement dell'olandese Nanouk Leopold, The Autobiography of Nicolae Ceausescu [+leggi anche:
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di Andrei Ujica e Le quattro volte [+leggi anche:
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intervista: Michelangelo Frammartino
intervista: Savina Neirotti
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di Michelangelo Frammartino, questi ultimi due molto apprezzati sulla Croisette quest'anno.

Lo zio Boonmee che si ricorda delle sue vite precedenti [+leggi anche:
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di Apichatpong Weerasethakul, vincitore della Palma, è invece presente, giustamente, nella sezione Masters.

Diverse altre coproduzioni sono state selezionate, e la Germania è anche rappresentata da alcuni lavori sperimentali.

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(Tradotto dal francese)

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