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USCITE Francia

A bout portant: appuntamento con l'adrenalina

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"E' uno spunto per raccontare storie vecchio come il mondo: c'è una donna prigioniera nella torre e un uomo che la deve liberare": con A bout portant [+leggi anche:
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, suo secondo lungometraggio dopo Pour elle [+leggi anche:
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(670 000 entrate in Francia e un remake, The Next Three Days, diretto dall'americano Paul Haggis e coprodotto da Fidélité Films), Fred Cavayé si immerge nel thriller d’azione. Lanciato oggi da Gaumont in quasi 310 cinema francesi, il film prodotto da LGM Cinéma (leggi la news) e coprodotto dai belgi di Nexus Factory ha conquistato la critica (anche se non tutta) grazie al suo ritmo ultra nervoso e i suoi ottimi interpreti: Gilles Lellouche, Roschdy Zem, Gérard Lanvin, Mireille Perrier e la spagnola Elena Anaya.

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"Cercavamo il modo in cui un tipo banale potesse trovarsi legato a un vero gangster, senza altra scelta che unirsi a lui. E dover affrontare insieme poliziotti e criminali. Da lì è nata l'idea dell'ospedale, da cui questo aiuto infermiere è costretto a far uscire un bandito ferito", spiega Fred Cavayé, autore della sceneggiatura insieme a Guillaume Lemans. "Che cosa può far correre il nostro 'eroe' il più veloce possibile? Quale sarà la sua più grande ansia? (…) E' più interessante quando personaggi ordinari si trovano a confrontarsi con situazioni straordinarie. Lo spettatore può così identificarsi più facilmente (…) Un aiuto infermiere pronto a tutto per salvare sua moglie incinta minacciata è più vicino a me che non James Bond", prosegue il regista. Quanto allo stile visivo delle scene d'azione di questo film che non lascia un attimo di respiro, Fred Cavayé precisa che voleva "che non fosse sincopato, filmato da tutti gli angoli, ma che fosse rapido, secco, che facesse male, che ci si rendesse conto dei colpi dati, che fosse realista".

Escono questo mercoledì anche il poetico Pieds nus sur les limaces [+leggi anche:
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di Fabienne Berthaud con Diane Kruger e Ludivine Sagnier (Haut et Court Distribution in 76 copie, per questo film ammirato all'ultima Quinzaine des réalisateurs - leggi l'articolo), Mon pote [+leggi anche:
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di Marc Esposito con Edouard Baer e Benoît Magimel (Mars Distribution in 300 copie) e due documentari: Toscan di Isabelle Partiot-Pieri (Sophie Dulac Distribution) e De son appartement di Jean-Claude Rousseau (pointligneplan). Da segnalare inoltre la coproduzione canado-francese Lullaby [+leggi anche:
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di Benoît Philippon (distribuzione Studio 37 - Rezo Films), il film britannico Monsters [+leggi anche:
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di Gareth Edwards (distribuzione SND) e la coproduzione tedesca Life Above All del sudafricano Oliver Schmitz, bella scoperta del Certain Regard cannense 2010 (ARP Sélection).

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(Tradotto dal francese)

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