email print share on Facebook share on Twitter share on LinkedIn share on reddit pin on Pinterest

FILM Francia

Nel regno di Lear

di 

- Il film di Godard proiettato per la prima volta dopo 15 anni. La sua distribuzione fu bloccata nel 1987 dalla Cannon

Il fantasma ha riacquistato il suo corpo. Le immagini di King Lear di Jean-Luc Godard hanno finalmente conosciuto il buio del cinema. Proiettato a Parigi e di recente a Roma, il film più controverso del geniale padre della Nouvelle Vague ha lasciato le cantine della sua casa di produzione per cominciare a incontrare, dopo quindici anni dalla sua realizzazione, il gradimento del pubblico.
La storia che ha accompagnato il Re Lear di Godard è diventata una leggenda. A cominciare dall’accordo con Menahem Golan e Yoram Globus della Cannon che fu firmato dal regista francese sull’angolo di una tovaglia di un tavolino da bar. La produzione si fidava di Godard tanto da richiedere soltanto che il film fosse pronto entro il successivo festival di Cannes. Lo scrittore americano Norman Mailer firmò la sceneggiatura. Avrebbe dovuto interpretare anche Lear ma poi, improvvisamente, abbandonò il progetto. Al suo posto arrivò l’eccentrico attore teatrale Peter Sellars (ora anche attore e regista cinematografico) che interpretò William Shakespeare junior. Dopo di lui arrivarono Leos Carax (regista di film ‘maledetti’ tra cui Rosso sangue e Gli amanti del Pont Neuf) Julie Delpy (attrice, Tre colori: Film Bianco di Kieslowski), Burgess Meredith (attore, Diario di una cameriera di Renoir, Tempesta su Washington di Preminger) e Woody Allen. Lo stesso Godard si conservò una parte nel film, quella del bizzarro professor Pluggy che, con parrucca intessuta con fili elettrici multicolori, cerca di spiegare la supremazia dell’immagine (il cinema) sulla parola (l’opera shakespeariana).
Alla prima proiezione per soli giornalisti al festival di Cannes edizione 1987, la libertà con la quale Godard continuava a riscrivere il cinema (nelle immagini finali Allen nei panni del montatore Alien, cuce pezzi di pellicola con ago, filo e spille da balia. Questo, insieme alla parrucca colorata del personaggio di Godard, simboleggiano chiaramente la struttura narrativa del film), fece infuriare i suoi produttori e il film non venne mai distribuito. La Cannon minacciò di portare Godard in giudizio. Il fallimento della Cannon, di qualche mese successivo alla vicenda, relegò la pellicola nel dimenticatoio e un cavillo giuridico la costrinse a non essere mostrata né al cinema, né in televisione, né in video.
Ora, anche se per il momento non ci sarà una vera e propria distribuzione, il film potrà finalmente cominciare a essere visto. Per poter toccare il cinema con un dito.

(L'articolo continua qui sotto - Inf. pubblicitaria)
Hot docs EFP inside
(L'articolo continua qui sotto - Inf. pubblicitaria)

Ti è piaciuto questo articolo? Iscriviti alla nostra newsletter per ricevere altri articoli direttamente nella tua casella di posta.

Privacy Policy