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CANNES 2002 Concorso

Manchester, è qui la festa!

di 

- La scena musicale inglese di fine anni Ottanta al centro di 24 Hour Party People, commedia-verità di Michael Winterbottom

"Non penso proprio di vincere qui a Cannes". Superstizione o buon senso, il regista britannico Michael Winterbottom ha ormai incassato le reazioni piuttosto tiepide della stampa al momento dell'uscita inglese di 24 Hour Party People, e pensa invece al prestigioso festival francese come vetrina ideale per affacciarsi sul mercato.
24 Hour Party People (il titolo deriva da una canzone degli Happy Mondays e descrive in pieno lo spirito del film) racconta gli ultimi anni del periodo thatcheriano, in una Manchester testimone di una trasformazione musicale rivoluzionaria, dovuta ai gruppi emersi dai suoi club e cantine. Protagonista del film, a metà strada tra il documentario e la commedia, è Tony Wilson (interpretato da Steve Coogan, famoso come comico in GB per la serie tv I'm Alan Partridge), presentatore televisivo e proprietario di un'etichetta discografica di tendenza, la Factory. Dalla sua etichetta e dal suo leggendario locale notturno, l´Hazienda, sono nate band che hanno cambiato l'industria discografica degli anni a venire: i Joy Division, i loro successori New Order e gli Happy Mondays. "Volevo fare un film su Manchester, sulla musica e su gruppi che sono stati fra i più importanti di tutta la storia del rock - spiega Winterbottom - ed era fondamentale trovare lo stile giusto: una tessitura di immagini che desse il senso di quegli anni frammentati, dove da una parte c'era l´Inghilterra della Thatcher, e dall´altra qualcosa di fiammeggiante".
Il film, con una colonna sonora ricchissima di musica del periodo, è stato girato in digitale, ma il regista non dà importanta alle nuove tecnologie: "Pellicola o DV, la vera rivoluzione è avere libertà di movimenti, di improvvisazione". E l'improvvisazione è stata chiesta anche agli attori, a cui Winterbottom ha lasciato molta libertà creativa. E il vero Tony Wilson? "Ha accettato che mettessi in piazza tutto, anche i tradimenti di sua moglie. Ma il mio non è un film-verità: è una storia di fiction a partire da una storia vera".

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