13/02/2003 - Presentato il film sugli ultimi giorni dell'Imperatore a Sant'Elena, tra storia e fantasia: protagonista Philippe Torreton, Antoine de Caunes alla regia

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"Non volevo interpretare la parte di un Imperatore. Nel mio lavoro, mi sono sempre interessato agli esseri umani. Ed anche questa volta ho cercato di comportarmi nello stesso modo. Su Napoleone c'è una letteratura enorme, e cercare di uscire da tutto quello che è stato scritto, per avvicinarmi all'uomo, è stata la parte più difficile del mio lavoro". A parlare è Philippe Torreton, che ha vestito i panni di Monsieur N. (ossia Napoleone) per raccontare la ricostruzione fantastorica dell'esilio e della morte dell'Imperatore francese a Sant'Elena.

Alla regia Antoine de Caunes: "Non sono stati fatti molti film sul periodo passato da Napoleone a Sant'Elena. Mi interessava raccontare la storia di quest'uomo subito dopo la caduta, e mi interessava raccontarlo da un punto di vista britannico. Sulla sua fine ci sono molti misteri. Alcuni parlano di avvelenamento, altri di corpi scambiati. Quello che è certo, ed è questa la circostanza dalla quale è partito il plot, è che non si è mai trovato il corpo del suo amico, Francesco Cipriani, morto due anni prima di lui a Sant'Elena".

Coprodotto dalla IMG production, Studio Canal e France 3 Cinema. Il film e' stato girato in Sudafrica e nell'isola di Saint Malò. "Volevamo girare il film a Sant'Elena, ma è completamente inaccessibile agli aerei - ha detto la produttrice Marie Castille Mention-Scharr - Non è stato facile trovare un posto nel quale si potesse ricreare lo stesso ambiente, ma alla fine lo abbiamo trovato in Sudafrica, dove siamo restati per 10 settimane".
"Volevamo mostrare un uomo che è alla fine della sua vita" - dice il francese Pierre Kubel, anche lui produttore del film - "un uomo che ha fatto delle cose giuste ma anche delle guerre stupide. E mi fa piacere, essere oggi qui in Germania, e vedere i nostri governi finalmente insieme nel dire che anche questa altra nuova guerra che si vuole fare è una guerra stupida".