Le chat du Rabbin: religioni e stupidità umana
Dopo un esordio ben riuscito come regista di finzione cinematografica con Je t'aime, moi non plus [+leggi anche:
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Intervista a Joann Sfar, regista di Ga…
scheda film] (tre César 2011, tra cui il titolo di miglior opera prima),
il disegnatore Joann Sfar torna oggi sugli schermi con il suo secondo lungometraggio, stavolta d'animazione: Le Chat du Rabbin [+leggi anche:
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scheda film]. Adattamento di tre volumi dell'omonima serie di fumetti di Sfar, il film comincia ad Algeri negli anni '20. Co-diretto da Antoine Delesvaux e lanciato da UGC
Distribution in 243 copie, affronta con salutare umorismo e un'ottima grafica il delicato tema del rispetto fra religioni.
Per Joann Sfar, Le chat du rabbin punta a "sdrammatizzare le storie tra ebrei, cristiani e musulmani. Tutti credono di conoscersi ma nessuno va mai a mangiare dall'altro. Si ha diritto a rispettare le persone senza per forza condividere le loro credenze". Avendo scelto di "attraversare tutta l'Africa per ripercorrere la strada dell'immaginario coloniale e raccontare l'universallità della stupidità umana", il regista sottolinea che "ogni personaggio, indipendentemente dalla sua comunità o religione, dà prova a suo modo di razzismo e di povertà di spirito" e che il film "attacca anche l'idea di utilizzare la religione a fini politici". Da notare, inoltre, che Le Chat du rabbin mescola felicemente il 3D e il disegno a mano e inchiostro di china. Prodotto da Autochenille Productions, il film, che ha beneficiato di un budget di 12,4 M€ che include una coproduzione di France 3 Cinéma, è venduto nel mondo da TF1 International.
Da segnalare altri cinque titoli francesi tra le dodici novità di questo mercoledì: l'originale Belleville
Tokyo di Elise Girard (con Valérie Donzelli
e Jérémie Elkaïm, sulla scia del loro successo cannense con La guerre est déclarée [+leggi anche:
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scheda film] - distribuzione Epicentre
Films in 15 copie), il coinvolgente e sensibile Monsieur Papa [+leggi anche:
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scheda film] di e con Kad Merad (Pathé Films in 311
copie), ma anche Un baiser papillon [+leggi anche:
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scheda film] di Karine Silla Perez (EuropaCorp Distribution in 170 copie),
Rendez-vous avec un
ange del duo Yves Thomas - Sophie de Daruvar (articolo - Océan Films in 37
copie) e il documentario Après la gauche di Jérémy Forni (Cie des Phares et Balises).
Quanto al cinema europeo non nazionale, spiccano l'incantevole Gianni e le donne [+leggi anche:
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intervista: Gianni di Gregorio
scheda film] di Gianni Di Gregorio (sorta di seguito di Pranzo di ferragosto [+leggi anche:
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scheda film] - Pyramide in 68 copie) e la coproduzione Medianeras [+leggi anche:
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scheda film] di Gustavo Taretto (Argentina - Spagna - Germania - Jour2Fête in 30 copie).
(Tradotto dal francese)
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