24/02/2003 - Il film di Polanski il più premiato nella storia del trofeo francese. Vera sorpresa di sabato Se souvenir des belles choses di Breitman. L’omaggio a Toscan e Pialat

I sette trofei raccolti nel corso della cerimonia dei Césars sabato sera a Parigi, hanno consacrato Il pianista [+leggi anche:
trailer
scheda film] di Roman Polanski grande vincitore di questa 28ma edizione, ma anche il film più premiato nella storia dei Césars. Già Palma d’Oro all’ultimo festival di Cannes, Il pianista ha ottenuto il premio per il Miglior film, Miglior attore protagonista (all’americano Adrien Brody), Miglior regia, suono, musica, scenografia e fotografia, sbaragliando la concorrenza, in primo luogo 8 donne e un mistero [+leggi anche:
trailer
scheda film] di François Ozon che nonostante le 12 nomination e il successo ottenuto in sala, non ha ricevuto nessun riconoscimento.
L’attrice Isabelle Carré si è aggiudicata il César per la Miglior interpretazione in Se souvenir des belles choses di Zabou Breitman, vera sorpresa della serata poiché ha ricevuto anche il César per la Miglior opera prima e per il Miglior attore non protagonista, Bernard Le Coq.
Di questa 28ma notte dei Césars, presieduta dall’attrice Géraldine Pailhas, ci si ricorderà soprattutto dell’appassionato omaggio che Isabelle Huppert, ha reso in apertura di serata al presidente dell’Accademia delle arti e tecniche del cinema che assegna i Césars, Daniel Toscan du Plantier, scomparso lo scorso 11 febbraio, come anche del discorso di Gérard Depardieu in memoria del regista Maurice Pialat morto il mese scorso.
Tra gli altri momenti importanti della cerimonia anche i Césars a Meryl Streep, Spike Lee e Bernadette Laffont e il César al Miglior film straniero assegnato al documentario di Michael Moore, Bowling for Colombine. Interessante novità il César creato quest’anno per il Miglior film dell’Unione Europea, attribuito al film di Pedro Almodovar Parla con lei [+leggi anche:
trailer
scheda film].