17/08/2011

Dopo aver mancato i principali festival internazionali di cinema che si sono svolti nella prima metà dell'anno, il cinema portoghese sarà presente alle manifestazioni programmate nel secondo semestre del 2011. Alla programmazione e ai premi ricevuti a Locarno lo scorso fine settimana da talenti emergenti nazionali - É na Terra não É na Lua, documentario di Gonçalo Tocha sull'isola del Corvo (Azzorre), ha ottenuto una menzione speciale; Liberdade, co-diretto dal portoghese Gabriel Abrates e dallo statunitense Benjamin Crotty, ha ricevuto il premio cinema e video della sezione Pardi del domani - segue ora la selezione ai festival di Venezia e San Sebastian di due registi affermati: Teresa Villaverde e João Canijo.

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scheda film] a Cannes, Teresa Villaverde parteciperà alla sezione Orizzonti di Venezia con Cisne [+leggi anche:
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scheda film]: un film sull'amore e la solidarietà come forma di salvezza di cui Cineuropa si occuperà durante la Mostra. Con questo film, l'attrice Beatriz Batarda (The Murmuring Coast) aggiunge il suo nome a quello di Maria de Medeiros, Galatea Ransi e Ana Moreira nell'universo tendenzialmente tragico delle pellicole di Villaverde. Ad affiancarla nel cast ci sono Miguel Nunes e l'artista plastico Israel Pimenta.

Cisne è una produzione di Alcefilmes e uscirà in Portogallo a settembre. Nella stessa sezione della kermesse veneziana sarà proiettato anche The Last Generation of Portugal, mediometraggio di Gabriel Abrantes e Daniel Schmidt.

Dal canto suo, João Canijo torna con il melodramma metropolitano Sangue do Meu Sangue [+leggi anche:
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scheda film]. Conosciuto per il suo sguardo implacabile su un Portogallo oscuro e miserabile, il regista ha lavorato alla sceneggiatura insieme al suo cast (Rita Blanco, Fernando Luis, Nuno Lopes e Beatriz Batarda, fra gli altri) per più di un anno. Il risultato sarà visibile in concorso a San Sebastian, due settimane prima della sua uscita in Portogallo.

Sangue do meu Sangue è una produzione di Pedro Borges per Midas Filmes, casa di distribuzione indipendente che prima di produrre il lungometraggio ha già finanziato il documentario dello stesso Canijo Fantasia Lusitana. Il nuovo lavoro del regista sarà presente anche nei festival di Toronto, Rio de Janeiro e Pusán.

(Tradotto dallo spagnolo)